Haiku e punti di vista

“Da che punto guardi il mondo tutto dipende…”

Questo diceva una famosa canzone del 1998 ed è la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo i versi della poesia di oggi.

Su cosa vogliamo concentrarci durante il nostro cammino su questa terra? Sull’inferno che brucia fino a scottarci le piante dei piedi di tanto in tanto? O sui bellissimi fiori che decorano la nostra passeggiata?

Issa sembra quasi volerci raccomandare di fare attenzione. Sembra proprio dirci: “va bene, siamo esseri umani e capisco che porre l’accento sulla frustrazione e la sofferenza faccia parte della nostra indole ma…”

Non scordare.

Il privilegio che viviamo in quest’epoca dove le cose brutte accadono ma sembrano lontanissime da noi è cosa rara nella storia degli uomini.

Sabato sera ho dovuto fare ben 45 minuti di fila in un negozio di un centro commerciale. Nel mentre una signora entra spedita si dirige al bancone, saltando ovviamente la fila e posizionandosi dopo il cliente che in quel momento stava parlando con l’operatore.

Teoricamente dopo sarebbe toccato a me.

Pazientemente aspetto, la signora mi guarda più volte sbuffando, il negozio si riempie di nuovi clienti e l’impazienza diventava sempre più palpabile.

Mentre i minuti scorrevano inesorabili, più e più volte il marito della signora entrava a chiedere a che punto fossero affermando di stare morendo di fame…

In quel momento ho pensato a quanto fosse insensata ed irrispettosa quell’affermazione. A quanto nessuno fosse realmente in “pericolo”, a quanto quella stessa situazione sarebbe potuta essere positiva se vissuta diversamente.

Ovviamente quando finalmente toccò a me la signora ha cercato di affermare il contrario e non demordendo ecco piovere minacce a me, all’operatore e all’intero centro commerciale.

L’aggressività di queste due persone mi ha lasciata basita. Se avessero aspettato 5 minuti (questo il tempo della mia operazione) ci saremmo salutati tutti con il sorriso. Magari i 45 minuti sarebbero passati in maniera più piacevole chiacchierando etc.

Quanto conta guardate le cose con oggettivo distacco?

Per me è un esercizio fondamentale, non sempre facile lo ammetto.

Proviamoci insieme questa settimana! Aspetto i vostri commenti, fatemi sapere com’è andata!

Alla prossima, vostra T.

Come ci approcciamo alle cose può cambiare il corse degli eventi? Siamo in grado di guardare con oggettivo distacco ciò che ci circonda? Ragioniamo su questi concetti assieme!

2 comments:

Avrebbe fatto una figura migliore se almeno avesse chiesto “per favore” e con un motivo serio…
Ma la cosa migliore è davvero non complicarsi di più la vita di quello che è…

Buonasera, indubbiamente anche io avrei potuto lasciar correre dato che era palese che la signora non avrebbe preso bene il mio puntualizzare. La riflessione sui punti di vista sta anche in questo! Nessuno di noi è esente dal poter considerare altre possibilità.

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