Nella vita quotidiana, ricca di impegni e frenesia, capita che si diano per scontate molte cose, tra cui le malattie dei nostri figli. Il pensiero dominante ci porta a sottovalutare problemi come le allergie, le adenoidi ingrossate, i denti storti, i raffreddori, le bronchiti, le otiti frequenti, il russamento, l’asma.
Gli studi epidemiologici dimostrano che questi problemi sono in netto aumento nei paesi occidentali e denominatore comune di tale fenomeno è l’alterazione degli automatismi di respirazione e di deglutizione.
Imparare a conoscere la tua respirazione e quella del tuo bambino è un passo fondamentale per la salute. “Il naso è la parte dei nostri polmoni che si può toccare con un dito” afferma il dott. Malvezzi, specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale, infatti la sua funzione è fondamentale: termoumidifica l’aria, la scalda e la purifica, agendo come un filtro. Spesso se il naso e seni paranasali funzionano male, funzionano male anche i polmoni.
Quando abbiamo problemi a respirare col naso, siamo obbligati ad usare la bocca, ma non è la stessa cosa.
Considerando che respirare è la funzione vitale più importante, provate a pensare all’effetto negativo che provoca sulla salute il fatto di respirare in continuazione con l’organo sbagliato (la bocca), anziché con quello giusto (il naso). È vero che, data l’importanza della respirazione, la natura ci ha dato per questa funzione anche una risorsa di riserva e di supporto, di modo che, se per qualche motivo non ci è possibile respirare aria a sufficienza dal naso, possiamo ricorrere alla bocca, ma ora andiamo a capire perché è innaturale e dannoso respirare costantemente, 24 ore su 24, con un organo che dovrebbe essere usato solo per un supporto aggiuntivo in situazioni eccezionali.
Ecco alcune delle conseguenze negative della respirazione orale (per approfondimenti si rimanda agli articoli e ai testi della dott.ssa Fiamma Ferraro, da cui è tratto il seguente elenco):
1) Le mucose nasali costituiscono la nostra prima linea di difesa contro organismi patogeni. Quando si respira dalla bocca l’aria, con tutto il suo carico di impurità, sostanze tossiche e germi, entra direttamente nei polmoni. È quindi più facile avere raffreddori, influenze e sono favoriti gli attacchi allergici.
2) L’aria, passando dal naso, viene riscaldata se troppo fredda, ed umidificata se troppo secca. Questo adattamento dell’aria atmosferica alle esigenze del nostro organismo non avviene quando invece respiriamo dalla bocca.
3) L’aria, quando passa dalla bocca anziché dal naso, prosciuga la saliva creando una condizione di“bocca secca”. È noto come nella saliva siano contenute varie sostanze disinfettanti, che proteggono innanzitutto la salute di denti e gengive, e che aiutano a deglutire e digerire bene i cibi mangiati. Quando non vi è abbastanza saliva, i denti sono facilmente attaccati dalla carie e le gengive si infiammano più spesso. I germi presenti nelle sacche gengivali infette possono “emigrare” e provocare guai anche in altre parti dell’organismo, a cominciare dal cuore.
4) Durante la notte, chi respira con la bocca aperta russa, e può facilmente soffrire di apnea respiratoria.
5) Dalla respirazione orale deriva anche una postura della lingua errata e conseguenti problemi sia nella deglutizione che nel parlare. Inoltre se, come purtroppo avviene, l’abitudine al respiro dalla bocca è acquisita già poco dopo la nascita o nella prima infanzia, il danno è ancora più grave: ne risente la struttura del palato e il posizionamento dei denti; si ripercuote sulla digestione e quindi la buona crescita del bambino; rimane tra l’altro anche danneggiata la “bellezza” e l’espressione del viso, e possono verificarsi conseguenze negative anche nella postura di tutto il corpo
6) Se si respira dalla bocca si ha la tendenza ad iperventilare. Chi respira con la bocca tende sempre ad avere il respiro affannoso. Anche dopo aver acquisito l’abitudine al respiro dal naso, chi ha respirato a lungo dalla bocca tenderà comunque a respirare troppo pur respirando dal naso, ed è quindi opportuno in questi casi seguire un corso di “riaddestramento del respiro” rivolgendosi ad uno specialista.
Per i genitori desiderosi di approfondire l’argomento consigliamo la lettura del libro “Il Giusto Respiro” del dott. Andrea Di Chiara, promotore e Presidente dell’Associazione Italiana per la Prevenzione della Respirazione Orale (AIPRO).
Consigliamo anche la lettura del sito www.buteyko.it per saperne di più sull’argomento e per informarsi su come apprendere la respirazione funzionale.
Se desideri parlarci della tua situazione personale o di quella del tuo bambino, siamo a disposizione per aiutarti.
Dott.ssa Alice Delbono – Dott. Stefano Grassotti