Non c’è un termine unico e specifico per descrivere questi tipi di film; ma qualcosa, un’atmosfera quasi agghiacciante, li accomuna tutti.
Hanno una trama, chi più articolata e chi più surreale, ma una volta arrivati alla fine, ciò che ti rimarrà impresso sarà più un sentimento d’angoscia, di svuotamento, di rassegnazione verso l’umanità, che il susseguirsi degli eventi stessi.
Sarai aperto a così tanti quesititi da non poter spegnere la mente per tutta la notte.
Sono forse quei film che riusciresti a guardare una sola volta per tutta la tua vita, oppure ininterrottamente per un mese. Sono film sicuramente psicologici, i cui messaggi nascosti sono disseminati ovunque, anche nelle scelte delle inquadrature o nel modo di vestire i personaggi. Ma sono anche film che non ti comunicano qualcosa di specifico, lasciano piuttosto il tuo occhio libero di viaggiare e di focalizzarsi sul punto dello schermo che più ti attrae.
Ho raccolto col tempo una serie di film che se dovessi consigliare, non saprei mai se partire dalla trama, dal messaggio che mi comunicano o ancora più in profondità: dal sentimento che mi hanno lasciato.
Sono film tanto dissimili che uguali, se te ne piace uno forse ti piaceranno poi tutti o forse nessuno. Ognuno di essi ha la capacità di colpirti in modo diverso e di far riemergere in te emozioni represse che da tanto tempo sapevi sotto sotto di avere, ma non hai mai avuto occasione di esplorare. A volte basta solo un’immagine per farti capire ciò che mille parole non potrebbero mai descrivere pienamente.
Se hai bisogno di uno stimolo che ti aiuti ad aprire la mente, questi film riusciranno a travolgerti. Premi solo play e lasciati guidare dallo scorrere di rumori, suoni ed immagini.
I magnifici 13
Partendo in assoluto dal primo della lista: Donnie Darko, ambientato negli anni ’80-’90; il cui protagonista, un ragazzino del liceo che soffre di schizofrenia, seguirà gli ordini dettatigli da un certo Frank, un coniglio gigante, in un susseguirsi di eventi che ti porteranno a confondere la linearità della storia e del tempo in sé.
Un altro film molto particolare si intitola L’uccisione del cervo sacro. Se possibile, consiglierei di guardarlo in lingua originale perché la recitazione, esplicitamente monotona e fredda, riesce a portarti in quel clima generale del film. Se fossi messo alle strette, chi fra le persone a te più care uccideresti così da salvarne tutte le altre?
Dalla trama assolutamente contorta e spiazzante vi introdurrei al film The Lobster. È un tipo di film che non va guardato con occhi razionali. Cerca di mettere da parte tutto ciò che la società ha cercato di insegnarti e poniti in un’ottica completamente diversa, se non opposta. Dopo di che: buona visione.
Dello stesso regista, Jordan Peele, non puoi assolutamente non guardare Get out ed Us. Entrambi hanno una trama imprevedibile, con un rovescio della medaglia non solo in termini di storia ma anche di messaggio finale. Ti mostrano la società e i suoi problemi, ma da un altro punto di vista, con un occhio completamente inaspettato. Parlando di occhi, non ne troverai di più spalancati e terrorizzati dei protagonisti di questi due film.
Altri due film, che non si equivalgono per niente in termini di stile di ripresa o storia; ma entrambi impregnati di un’ansia crescente e di una consapevolezza, da parte dello spettatore, che ogni scelta presa dai personaggi non sembra portare ad un buon fine: Eyes wide shut e Climax.
Il primo di Stanley Kubrik ed il secondo di Gaspar Noé. Da registi così, non puoi che lasciarti guidare senza tentennamenti.
Altri due film molto interessanti, che scavano nelle profondità dei sentimenti umani e mostrano come le nostre emozioni a volte condizionino e modifichino già di partenza i nostri modi di agire: Animali notturni e Velvet Buzzsaw.
Un film particolare, che ancora adesso mi domando se sia meglio cercare prima la trama di guardare il film, o lasciare la prima visione ad uno stato di innocenza che verrà poi totalmente perturbato. Un film che ti sconvolge, ma non sai se sia per i continui colpi che da spettatore ricevi, o perché alla fine ti accorgi che non è una storia poi così lontana da ciò che ti è sempre stato raccontato. Ma non voglio aggiungere spoiler… decidi per te, se vuoi svelarti qualcosa prima o se vuoi lasciare che il film ti tiri un pugno in pancia. Sto parlando di Madre!, diretto da Darren Aronofsky.
Un film il cui protagonista sicuramente odierai, ma allo stesso tempo ne rimarrai attratto è Nightcrawler. Interpretato da Jake Gyllenhaal il cui volto scavato si addice perfettamente a questo tipo di personaggio che vive nella notte e che si ciba delle prede che per loro sfortuna sono finite in situazioni che implicano un incontro con lui.
Un altro personaggio che ho particolarmente apprezzato è Patrick Bateman di American Psycho. È così vero che l’immagine di un bel e ricco ragazzo possano fare da facciata e scusante per terribili crimini? La società cerca o seleziona i colpevoli?
Infine, per chiudere, anche se di film si potrebbe proseguire all’infinito, come non citare il grande maestro del “mistico”: David Lynch con Mulholland drive. Tutto ciò che è potrebbe non essere e tutto ciò che non è potrebbe significare altro. Non metterti le mani nei capelli, apprezza il film fino alla fine e solo dopo sei scusato ad andare su internet a cercare una spiegazione effettiva della trama. Ti sentirai perso… probabile, un po’ come entrare in un sogno, o forse un incubo.
Cosa ne pensate? Avete altre pellicole da suggerire per questi momenti?