Secondo recenti studi epidemiologici l’80% della popolazione generale ha sofferto almeno una volta nella propria vita di mal di schiena; esso rappresenta il disturbo socialmente ed economicamente più costoso nella fascia d’età tra i 30 e i 60 anni. Numerosi sono gli approcci proposti per la gestione del dolore alla schiena, oggi vogliamo fornirvi il punto di vista dell’osteopatia.
L’osteopata si prende cura della persona, non solo della patologia. Sono infatti innumerevoli i fattori che differenziano i singoli individui (età, sesso, occupazione, stile di vita, attività fisica o mancanza di essa, abitudini quotidiane, dieta, predisposizioni, traumi fisici o psichici, eventuali patologie o disturbi, ecc…) che fanno sì che un sintomo comune come il mal di schiena necessiti di una valutazione personalizzata.
L’osteopata cerca di risalire la catena causale di eventi e concause che hanno condotto la salute della persona allo stato presente, cercando di individuare quei fattori ( come postura, abitudini, stato dell’apparato digerente, abitudini alimentari, fattori psicosociali, traumi attuali o pregressi, interventi chirurgici, ecc…) che hanno creato condizioni tali per cui il corpo manifestasse il dolore alla schiena. Ad esempio tra le cause della lombalgia possiamo trovare un problema a livello viscerale che si ripercuote sulle strutture lombari, oppure una cicatrice addominale che può alterare il movimento di varie strutture corporee, oppure stati ansiosi che creano un’alterata funzione del diaframma toracico, la quale a sua volta si ripercuote sulla zona lombare.
Durante la valutazione l’osteopata esegue un’indagine palpatoria dei tessuti e dei test di movimento specifici per valutare l’effettivo stato di tensione e mobilità delle varie strutture anatomiche.
Il trattamento punta sul normalizzare le disfunzioni di mobilità, attraverso l’utilizzo di tecniche manipolative.
L’approccio osteopatico ha effetti significativi sulla lombalgia sia acuta sia cronica, in quanto mira a comprendere ed agire sui legami che la zona lombare ha con il resto dell’organismo.
Il trattamento osteopatico in caso di mal di schiena è indicato in tutte le età e può risultare molto benefico durante la gravidanza o nel post-parto.
Vale infine la pena sottolineare gli importanti suggerimenti emersi da tre articoli recentemente pubblicati da “The Lancet”, prestigiosa rivista scientifica inglese, dedicati alla lombalgia. Come prima linea di trattamento sono indicati la mobilizzazione fisica (che include l’osteopatia) e l’esercizio, assieme alla gestione del dolore nella sua dimensione psichica (percezione del dolore), tramite le varie tecniche di gestione dello stress (ad esempio la Mindfulness Based Stress Reduction) e la psicoterapia.
Il Lancet, sulla base delle numerose evidenze scientifiche prese in esame, vuole sottolineare l’efficacia di un approccio bio-psico-sociale per la risoluzione del mal di schiena, con valutazione e trattamento integrato centrato sul paziente, basato sull’educazione e sull’utilizzo di terapie integrate e approcci manuali, come l’osteopatia.
Sicuramente il mantenimento di una buona postura è fondamentale, ma ancor di più lo è il movimento: l’assenza di movimento e il mantenimento di posture statiche per tempi prolungati (a sedere o in piedi) sono deleteri perché mantengono uno stress e tensioni continuative alle strutture anatomiche. L’organismo infatti sta bene se può muoversi liberamente, se riceve stimoli sensoriali diversi (in particolare nuovi e piacevoli). Quindi caldamente consigliato svolgere attività fisica con regolarità, se si soffre di mal di schiena.
Se hai dubbi su quale attività fisica scegliere e quale effettivamente fa al caso tuo, parlane con l’osteopata che ti segue.
Augurandoti di prenderti sempre cura di te al meglio, siamo a disposizione per chiarire i tuoi dubbi.
Dott.ssa Alice Delbono – Dott. Stefano Grassotti