Siamo al terzo appuntamento con questa rubrica che sta ottenendo un gran successo!
Parliamo di sesso liberamente! Le vostre domande sono testimonianza di una volontà nello sdoganare argomenti e abbattere tabù e questo ci rende felici di ospitare ancora una volta il Dott. Matteo Merigo che ringraziamo per la preziosissima collaborazione.
Ecco a voi alcune delle domande pervenute alla nostra redazione!
Buona lettura!
12. Il mio ragazzo insiste per avere rapporti senza il preservativo, come devo comportarmi? Come faccio a fargli capire che non mi sta bene?
C’è poco da dire ed è riassumibile in un unica risposta: “Per rispetto mio e tuo, il preservativo si mette. E non si discute”.
Togliamoci dalla testa il falso mito che “col preservativo sento poco” o che “tanto conosco bene il mio/la mia partner” oppure ancora “si usa solo le prime volte e poi basta”. Di preservativi ne esistono di diversi tipi: più sottili, conformati, eccitanti, ritardanti e via andare, ma ricordiamo sempre che è un dispositivo medico che preserva da malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate.
Se il tuo compagno non vuole metterlo e tu ritieni che invece sia indispensabile, insisti per fargli capire l’importanza di questo dispositivo. Se ne farà una ragione.
13. Nonostante io sia lesbica mi capita di fantasticare su rapporti etero oppure gay, sarò in realtà bisessuale?
Esiste una differenza molto importante tra la fantasia maschile e quella femminile. Mentre il primo tende ad avere fantasie “fattibili” e abbastanza coerenti con il proprio orientamento, la donna ha una capacità di fantasticare molto diversa, anche immaginando situazioni che, per quanto eccitanti, non porterebbe sul piano concreto.
Ti faccio un esempio: molti uomini eterosessuali fantasticano sulla possibilità di avere un rapporto a 3 con due donne, o di aver un rapporto a 3 con un altro uomo, ponendo il limite del “non contatto” con il maschio. È una fantasia, in questo caso, che è ragionata ed anche concretizzabile sul piano di realtà, perché viene vissuta come un’idea che non intacca l’orientamento sessuale. Molte donne eterosessuali, fantasticano sulla possibilità di aver un rapporto sessuale con un’altra donna, o di trovarsi in una situazione estrema, senza che questa fantasia venga mai concretizzata.
Diciamo che il mondo sessuale fantasticato femminile è molto complesso e non trova necessariamente un riscontro con la realtà, mentre il mondo sessuale maschile, tende ad avere similitudini con quello concreto.
A questo aggiungo che “eterosessualità”, “omosessualità” e “bisessualità”, sono termini a comparto stagno. Esiste però una scala, forse l’unica in questo ambito, che misura e mostra quanto questi concetti in realtà siano “fluidi” e con leggere o importanti variazioni da persona a persona. Si chiama “Scala Kinsey”e qui trovi il test https://www.idrlabs.com/it/scala-kinsey/test.php
Prova, anzi, provateci tutti!
14. Ultimamente i miei orgasmi non hanno la stessa intensità di un tempo, può essere dato dal fatto che ho una relazione monogama stabile da anni e che quindi il sesso più che un piacere sia un’abitudine? Oppure è una questione di testa?
Esiste in biologia un concetto che si chiama “Effetto Coolridge” e te lo spiego con le prove di laboratorio fatte negli anni.
Un topolino maschio veniva messo in una scatola con una topolina e questi avevano accoppiamenti frequenti. Dopo un certo periodo, si notava che il maschio cessava di aver rapporti con la femmina, ma nel momento in cui questo veniva messo in un’altra scatola con un’altra femmina, questo tornava vigile e con nuove energie per riaccoppiarsi.
Se di primo acchitto questo spiega la leggenda del “maschio fedifrago”, si è notato che lo stesso effetto capitava anche alle femmine. Quindi in presenza dello stesso maschio per più tempo, anche loro diventavano refrattarie all’accoppiamento, per ripartire in presenza di un nuovo maschio. Sottolineo però che l’effetto ha delle leggere differenze, poiché nel maschio si presenta prima rispetto alle femmine.
Questo effetto è figlio di 2 elementi: il primo è il ruolo della dopamina, il famoso neurotrasmettitore della felicità, sul sistema limbico (zona del nostro cervello deputata al piacere), che passato l’effetto Coolridge si rinnova e riaccende il cervello. Il secondo è un motivo ancestrale legato al concetto riproduttivo della diversità genetica: accoppiamenti tra diversi individui, creano progenie diverse, con incroci diversi, che portano ad una maggior possibilità di sopravvivenza per la specie.
Nell’essere umano, questi concetti, per quanto ragionati e modificati in base ai propri valori, sono comunque presenti. La differenza, ovviamente, risiede nel fatto che noi possiamo lavorare anche con la fantasia, nel riscoprirci e nel considerare che nella coppia “tutto è lecito, se è accordato”. L’errore più grosso che potete fare all’interno della coppia, è di vivere il sesso come un’abitudine o una standardizzazione. Non c’è niente di più deleterio di far sesso, “il sabato sera, dalle 21 alle 21.30, dopo le notizie del TG”. Rischiate di trasformare un momento ludico, di intimità, di affetto, nella noia mortale.
15. Mia moglie improvvisamente vuole la luce spenta durante i rapporti, non gli piaccio più?
Sinceramente potrebbe esser qualsiasi cosa. Potrebbe esser vero anche il contrario, magari pensa che sia lei a non piacere più a te. Oppure che non si piace. Oppure che in questa fase trovi particolarmente eccitante il buio.
Può esser qualsiasi cosa, ma se non ne parlate, rischiate di portarvi avanti pensieri che magari non hanno alcun riscontro con la realtà.
16. Ultimamente sono ingrassata e non riesco nemmeno a pensare di fare l’amore con il mio lui.
Ho deciso di rispondere a questa domanda collegandomi a quella precedente. Qui dobbiamo prendere in considerazione diversi elementi, partendo dalle motivazioni di questo aumento di peso, fino ad arrivare all’idea di non voler più entrare in intimità col tuo partner.
Il nucleo più importante mi pare sia centrato sull’autostima dove, in base ad alcune condizioni, valuto me stesso e traggo delle conclusioni. Il problema è che spesso noi partiamo da un’idea (“ultimamente sono ingrassata”) e arriviamo ad una conclusione definitiva od estremamente svalutante (“non riesco nemmeno a pensare di far l’amore con il mio lui”).
Purtroppo gli elementi che porti sono pochi e non conoscendo bene la tua situazione, ti chiederei di inviarmi qualche elemento in più. Non voglio darti un consiglio errato.
17. Qual è il sex toys che da più piacere? Sono un uomo.
Non esiste un sex toy “universale”, anche perché se ci pensiamo bene, qualunque elemento eccitante all’interno del rapporto, può diventare un sex toy. Lingerie, bende, vibratori, olii e via dicendo (fino ad arrivare ad oggettistiche più estreme) rientrano tutti nella grande famiglia dei sex toy. Perché ti dico che non esiste toy universale? Perché lo stesso identico oggetto può esser molto eccitante per una persona o molto fastidioso per un’altra. Dipende sempre dalla fantasia e dall’idea che una persona ha del sex toy.
18. Vorrei chiedere a mia moglie di valutare una relazione poligama, come le parlo?
Con poligamia intendi la possibilità di contrarre matrimonio, di avere una relazione stabile anche con un’altra persona o una rapporto intimo “a tre”? Perdona se rispondo ad una domanda con un’altra domanda, ma le differenze sono sostanziali. Anzitutto la poligamia intende la possibilità di contrarre matrimonio pur essendo in essere il matrimonio con un’altra persona, sia consenziente che non, e in Italia è un reato penale (art. 556).
Il poliamore, invece, ammette la possibilità che una persona abbia più relazioni intime (sentimentali e/o sessuali) contemporaneamente, nel pieno consenso di tutti i partner coinvolti. La differenza, rispetto alla poligamia, è l’assenza di più matrimoni vigenti contratti tra le persone (A sposa B, ma nessuno dei due sposa ANCHE C).
Diversa ancora è la possibilità di avere un rapporto con la presenza di una terza persona. Non dico sia più facile, ma mentre le prime due opzioni prevedono comunque un coinvolgimento emotivo importante, la terza può non includere necessariamente le emozioni. È un gioco che ha un inizio ed una fine.
Come si fa a chiedere alla tua compagna una di queste (o una quarta) realtà? Beh, anzitutto escluderei la prima per il reato in essere. La terza opzione può rientrare nelle fantasie condivisibili e ti suggerirei di parlarne apertamente, considerando che il rifiuto può essere contemplato. La situazione poliamorosa, invece, credo sia complicata da inserire nel dialogo perché i valori morali di tua moglie, possono vacillare. Ti suggerisco, qualsiasi opzione tu voglia portare nel dialogo, di usare tatto e accettare anche il rifiuto.
19. La mia ragazza si irrigidisce ogni volta che la penetro, anche con le dita, finisce che le fa male e dobbiamo smettere. Cosa posso fare?
Il dolore provato da una donna durante l’atto o il tentativo d’atto, si chiama dispaurenia e ha differenze importanti, sia dalla zona del dolore che al valore psicologico che viene inserito in questo. Il dolore può essere superficiale, avvertito nella zona circostante l’orifizio vaginale (area genitale o vulva), oppure può essere profondo, avvertito nella pelvi durante la penetrazione del pene o di un vibratore. Può dare bruciore, oppure essere acuto o crampiforme. I muscoli pelvici tendono a contrarsi, aumentando ulteriormente il dolore, superficiale o profondo che sia.
Il dolore, compresa la dispareunia, è fortemente influenzato dalle emozioni. Ad esempio, un piccolo fastidio può essere avvertito come un dolore intenso dopo un’esperienza traumatica come lo stupro. La rabbia nei confronti del partner sessuale, il timore dell’intimità o di una gravidanza, un’immagine di sé negativa o la convinzione che il dolore non cesserà mai possono contribuire a peggiorarlo. Detto ciò, partiamo con delle domande semplici e via via aumentiamo la complessità. Ti tagli le unghie delle mani? Sei delicato quando la penetri con le dita? C’è sufficiente lubrificazione? Ha delle lesioni superficiali o profonde? Prendi in considerazione questi elementi, perché se lei ha difficoltà ad esprimerteli verbalmente, il corpo lo verbalizza per conto suo.
Altri elementi da valutare sono se è successo qualcosa di psicologicamente importante tra voi due (un tradimento, ha subito una violenza in passato, o percepisce la sessualità come qualcosa di “sporco”). Questi elementi possono bloccare il normale piacere e diventare fastidiosi anche nella relazione della coppia. Anzitutto parlatevi tra di voi per capire se magari sbagli tu nell’approccio, oppure se c’è qualche elemento da rielaborare tra di voi o con l’apporto di un medico.
20. Quando faccio l’amore non riesco a respirare in maniera normale, devo trattenere il fiato a lungo prima di venire, perché?
È una pratica abbastanza comune. Trattenere il fiato a lungo, limitando l’afflusso di ossigeno al cervello si ottiene l’accumulo di anidride carbonica, il quale può indurre sensazioni di euforia, confusione e vertigini, che contribuiscono a intensificare l’orgasmo. Esistono diversi modi per creare asfissia, dal trattenere il fiato, fino a giochi di costrizione. Mentre il trattenere il fiato è normale e fa parte del proprio modo di vivere la sessualità senza rischi, gli altri però possono esser estremamente dannosi per l’organismo e la vita. Se vi ricordate David Carradine, il compianto Bill in Kill Bill, è morto durante un gioco autoerotico che prevedeva, di legare un cappio di una corda alla base del pene, far passare la corda al pomello della porta e legare l’ultimo cappio al collo. Muovendo il pomello, la corda tendeva i suoi estremi soffocando il pene che si inturgidiva e l’altro, bloccava il respiro. E il gioco è finito tragicamente.
21. Anche dopo aver avuto un rapporto soddisfacente sento l’esigenza di masturbarmi, è normale?
Si, è normale. Può dipendere da fattori legati all’età (quindi con parecchi ormoni ancora circolanti) o per una forma semirituale (io dico scherzando con i pazienti “la sega della buonanotte”). Non dovrebbero esserci difficoltà particolari in quello che mi hai chiesto.
Ringraziamo ancora una volta il Dott. Matteo Merigo ma anche tutte le persone che hanno inviato le loro domande!
Dott. Matteo Merigo
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo Associato A.M.I.S.I.
Via Zanardelli 76 – Concesio – +39 3470345785