Tutti i cantanti, dai professionisti ai neofiti, hanno sentito parlare di respirazione più di una volta ne corso dei loro studi.
Per alcuni insegnanti è un atto naturale perno essenziale della performance, per altri è un’azione da strutturare, analizzare, applicare, governare per avere buoni risultati in termini di tecnica canora, per altri ancora è qualcosa di misterioso, fluido e libero.
In qualunque modo la vediate sono qui per dirvi che, almeno secondo me, la respirazione può essere tutte queste cose e non esserlo allo stesso tempo. La verità dipende da chi la racconta, da chi la ascolta e da chi la mette in pratica.
Come insegnante di canto ho potuto appurare che ci sono immagini più o meno metaforiche che non funzionano allo stesso modo per tutti, come anche gli esempi più pratici e meccanici. La difficoltà del mio lavoro sta in questo; comprendere chi ho davanti e trovare il modo migliore per ottenere una risposta acustica gradevole per chi emette il suono e performante dal punto di vista funzionale.
Ecco quindi che ho pensato di scrivere questo articolo come una descrizione degli che compongono la respirazione, dalla presa d’aria all’emissione sonora.
La respirazione costo diaframmatica.
Vi assicuro che ogni cantante ha un’idea diversa di come si applichi e cosa accada. Questa respirazione prevede che la gabbia toracica si espanda nella sua parte inferiore, in senso orizzontale ed in corrispondenza delle coste fluttuanti e del diaframma appunto.
Procediamo per fasi:
- Inspirazione: prendiamo aria con la bocca o con il naso (in questo caso le sensazioni di espansione saranno minori perché prenderemo una minor quantità d’aria). Assicuriamoci di non alzare le spalle e la parte alta del torace.
- Visualizzazione: mentre l’aria entra visualizziamola riempire la parte più bassa ed esterna dei polmoni.
- Mantenimento: sentiremo le nostre coste fluttuanti espandersi verso l’esterno. Una volta che avremo abbastanza aria cominciamo ad espirare mantenendo l’apertura acquisita. In questa fase importantissima chiamata appoggio, dobbiamo evitare di svuotarci subito.
- Svuotamento: mente soffiando facciamo uscire l’aria, pensiamo di far traballare la fiamma di una candela senza farla spegnere. Ascoltiamo in questo momento la zona del basso ventre, noteremo che la pancia piano piano rientra. Non forziamo nulla, la muscolatura addominale lavorerà in accordo con il diaframma in modo naturale. Questa fase importantissima si chiama sostegno.
Una volta terminata l’aria, la frase cantata o parlata il ciclo ricomincia.
Questa lista di punti meriterebbe di essere approfondita con il vostro insegnante di canto oppure attraverso i commenti qui sotto dato ci sarebbero delle precisazioni da fare. La respirazione è un argomento vasto che certamente necessita di molta pratica ed esercizi guidati da persone competenti.
Qui un link ad un video che mostra i movimenti della gabbia toracica e diaframma!
A presto, vostra T.