Sicuramente avrete già sentito parlare di meditazione, di mindfulness e di tecniche di rilassamento. Tuttavia è molto probabile che ciò che vi è stato riportato non corrisponda interamente al vero. Tanto per cominciare meditazione, mindfulness e rilassamento non sono affatto sinonimi!
Ecco perchè abbiamo trovato opportuno iniziare le nostre rubriche Meditazione 360, sulla meditazione e la consapevolezza, facendo un po’ di chiarezza sull’argomento.
Iniziamo sfatando alcuni “falsi miti” legati ad essa:
La meditazione è una pratica antica. Le sue origini risalgono a circa 5000 anni fa.
Le pratiche più antiche di meditazione si fanno risalire all’induismo vedico, che si sviluppò nell’attuale regione del Punjab (fra India e Pakistan) prima ancora del II millennio a.C.
Nata quindi in seno al vedantismo, una tradizione indù, è poi entrata a far parte delle pratiche taoiste in Cina e buddiste in India.
Attraverso la via della seta, gli esercizi spirituali che coinvolgono la consapevolezza si diffusero poi in occidente ed entrarono sotto varie forme a far parte delle pratiche delle religioni allora più diffuse, come il giudaismo.
La meditazione è stata utilizzata per migliaia di anni per modificare gli stati mentali: tutte le religioni più conosciute prevedono esercizi contemplativi, anche se oggi la meditazione viene spesso praticata senza un riferimento preciso ad un credo religioso.
Solitamente associata alle dottrine orientali, la meditazione è un elemento comune alla maggior parte delle religioni ed è parte integrante delle culture monoteiste. Tra cristiani e musulmani, ad esempio, è considerata una forma di preghiera grazie alla quale i fedeli si avvicinano a Dio, concentrandosi su loro stessi e sugli altri. La meditazione è “la grande scoperta di tutti coloro, uomini o donne, religiosi o atei, avventurosi o conservatori, che provano con semplicità a rivolgere il proprio sguardo dentro di sé”.
La parola “meditazione” viene dal latino “meditari”, forma passiva del verbo che letteralmente significa “essere mosso verso il centro”
(Milton Erikson)
Non è umanamente possibile! La meditazione è un sistema per riconoscere i nostri pensieri, osservarli, comprenderli e rapportarsi ad essi in modo più salutare. I pensieri sono il sale della meditazione! Se cerchiamo di sforzarci mentalmente di restare senza pensieri o di avere solo pensieri positivi è ovvio si instauri un frustrante circolo vizioso, e i risultati potrebbero essere deludenti facendoci credere che la meditazione non funzioni.
“Trovare uno spazio di solitudine per meditare non è isolarsi dagli uomini, ma permettere che essi entrino a far parte di noi.”
(George Bernanos)
Meditare non significa indulgere su sé stessi, significa solo saperne di più su di sé e usare questa consapevolezza per comprendere meglio gli altri e stabilire rapporti migliori. Essere in sintonia con sé stessi è il primo passo per entrare in sintonia con gli altri.
Per quanto la meditazione possa talvolta generare sollievo o rilassamento, di fatto è una pratica attiva. Con la meditazione la mente si acquieta pur rimanendo completamente vigile.
La meditazione è essenzialmente esercitare l’attenzione ad essere più consapevoli, non solo dei nostri meccanismi interiori, ma anche di quel che succede intorno a noi, qui ed ora. Quando riusciamo a vedere con chiarezza che cosa accade nel momento presente, possiamo scegliere se e come reagire.
La sostanza e la qualità della vita dipendono dal grado di consapevolezza che si possiede circa i propri meccanismi interiori.
“La mia esperienza è data da ciò a cui scelgo di assistere. Sono solo gli elementi che noto a formare la mia mente”
(William James)
Si può stare in meditazione sia esprimendo la propria gioia in un’attività creativa che rimanendo fermi nella posa del loto sulla cima di una montagna. Si può meditare anche cucinando o mentre si è fermi al semaforo. Può essere che da principio troverete più congeniale meditare seduti in semiloto su di un cuscino, in una stanza sufficientemente tranquilla, ma col tempo vi scoprirete a essere in meditazione anche nei contesti più disparati.
Pensate che tra le varie forme di meditazione esiste anche la meditazione camminata!
La mindfulness è un ramo della meditazione Vipassana. Si diffuse in Occidente grazie al Prof. Jon Kabat Zinn alla fine degli anni ’70 presso l’Università di Worcester (Boston) Massachusetts che la utilizzò all’interno del programma MBSR (mindfulness based stress reduction) un metodo per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza.
Eccoci qui, alla fine di una carellata di falsi miti. Cosa ne pensate? Siamo riusciti a dissipare qualche vostro dubbio o ne abbiamo creati di nuovi? Erano cose che già sapevate o vi siete rivisti in alcune di queste credenze? Sperando di esservi stati utili vi salutiamo e vi rimandiamo alle prossime “puntate” di meditazione 360!
Clicca qui per saperne di più:
I benefici della meditazione
Le principali tecniche di meditazione
Meditazione: cosa sapere prima di iniziare
Link utili:
http://www.chopra.com/ccl/the-history-of-meditation
http://www.project-meditation.org/wim/history_of_meditation.html
Libri per approfondire:
Il respiro della felicità di Sharon Salzberg
La via della consapevolezza di Ajiahn Sumedho
Barbara
One comment:
Bellissimo davvero complimenti a tutte voi continuate cosi
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