Finalmente è settembre, come sempre per me equivale al capodanno, al nuovo inizio, al tutto che si smuove d’improvviso, come quando di notte ti coglie di sorpresa un tonfo che fa eco con il cuore.
Le nuove possibilità, gli obiettivi, l’attesa dei giorni, mi piace tutto di questo periodo!
Mi sento inspiegabilmente piena di energie, capace di tutto, pronta a tutto.
Così penso a quanto conti la forma mentis.
Per un giapponese, che vede iniziare l’anno (scolastico) in aprile, le sensazioni verso settembre saranno molto diverse. Dico questo perché credo che per molte persone il nono mese dell’anno e l’autunno rappresentino il principio di qualcosa di nuovo proprio grazie al fatto che la scuola comincia in questo periodo.
Ho molti ricordi legati all’inizio della scuola, non amavo andarci sia chiaro, sono sempre stata timida ed introversa e questo mi ha procurato non pochi problemi.
Quello che mi piaceva davvero era la “preparazione” e l’aspettativa che potevo crearmi, i reparti dedicati alla cancelleria che sembravano infiniti e pieni di colori (mi ci perdo ancora oggi), i diari, il profumo della carta e delle matite, lo scricchiolio delle sedie e dei banchi rosicchiati dal tempo, il cielo che pareva più blu, il vento fresco, gli occhi incollati di sonno, gli sbadigli, le foglie secche che suonano sotto i piedi, i colori.
L’arancio e il rosso riuscivano a scaldare anche le giornate più grigie, sono sempre riuscita a trovare conforto nel fruscio delle fronde sulla strada di casa.
Se penso alla scuola mi viene in mente quello.
Percorrevo tutti i giorni un bel pezzo di strada che ad un certo punto portava ad un viale alberato, era stupendo in ogni stagione ma in settembre cominciava gradualmente a tingersi dei miei colori preferiti. Rallentavo quando passavo di lì. All’epoca non avevo il walkman e nemmeno il lettore CD portatile, così cantavo nella testa le canzoni perfette per quel momento per poi ascoltarle una volta a casa. Quel paesaggio riusciva ad esortarmi ad andare a scuola anche quando proprio non ne avevo nessuna voglia, quando mi faceva paura.
Oggi ricordo tutto con nostalgia per l’effetto degli anni e del tempo che ha edulcorato il passato. Non credo vorrei rivivere quel periodo per nulla al mondo ma tutte le volte che posso, ripasso da quella via, anche se protei tagliare per la tangenziale.
Tutti questi ragionamenti potrebbero risultare insensati, una zuppa insapore di parole ma no, non sono arrivata a questi ricordi per caso, L’haiku che condivido oggi mi rappresenta a pieno, mi ricorda molto la me di quei tempi.
Eccolo qui…
Se ora pensaste ad un settembre passato, cosa vedreste davanti ai vostri occhi?
Sarei davvero curiosa di saperlo…
Alla prossima, vostra T.