Per moltissime persone i musicisti, i cantanti in particolare, sono degli idoli, delle persone che senza il palco non potrebbero sopravvivere, affamate di applausi, attenzioni e gloria.
Per alcuni è vero ma per altri è l’esatto opposto!
L’ansia da palcoscenico/prestazione è qualcosa di più della semplice “strizza dei 10 minuti prima”, ha sintomi specifici e possono soffrirne tutti, dal cantante che riempie stadi, al quello che suona nei pub.
Spesso questa patologia viene liquidata come se fosse qualcosa di passeggero e di poco conto ma alcune dichiarazioni di artisti anche molto famosi dimostrano il contrario. Adele che tutti conosciamo, dichiara: “Ho paura del pubblico. Ad un concerto ad Amsterdam ero così tesa che sono scappata dall’uscita d’emergenza. Ho vomitato un paio di volte. Ho un sacco di attacchi d’ansia. […]“
Il fatto che queste parole le abbia pronunciate una vera big del panorama pop fa strano vero? Sembra quasi inventato, questo perché contrasta con l’idea e l’immagine che ci danno di lei attraverso i media ma la realtà è ben diversa da come appare.
Utilizzo di Alcol e droga
Ovviamente non è un rimedio consigliato ma purtroppo questo è uno dei più diffusi tra gli artisti e a volte anche le stesse case discografiche lo suggeriscono. Il problema è che il distaccamento dalla realtà che ne consegue mina le capacità della persona, quindi la sua percezione di cosa stia avvenendo realmente sul palco, per non parlare delle ripercussioni a lungo termine. Si può intuire che questa non è una soluzione valida.
Sintomi
L’ansia da palco si manifesta anche
parecchio prima del concerto (mesi, settimane o giorni) e tra i
sintomi più comuni abbiamo:
- ansia
- aumento del battito cardiaco
- tremori muscolari
- nausea e vomito
- secchezza delle fauci
- sudori freddi
- respiro corto
- break vocali e perdita della voce
- attacco di panico
- perdita delle memoria
- depressione
Si possono identificare due stadi:
normale:
si manifesta tensione quando ci si appresta ad esibirsi. Normalmente
questa ansia si trasforma in energia ed adrenalina una volta sul
palco.
clinica:
più facile in persone già affette da ansia sociale e stress, si può
controllare/curare attraverso ipnosi che va spesso anche a lavorare
su blocchi e problematiche inconsce.
Lo stress è di fatto solo un pensiero ma l’impatto che questi ha può essere molto invalidante.
Consigli pratici per riprendere il controllo.
1. Se il locale
dove dovete esibirvi ha un camerino o un luogo appartato prendetevi
un’oretta di tempo per voi! Vestitevi, truccatevi fate tutto con
calma, e mentre lo fate respirate a fondo!
2. Fate i
vocalizzi e riscaldate la voce, porteste farlo ripassando la melodia
e il testo a mente se la vostra preoccupazione è quella di
dimenticarli. Quando lo strumento è pronto preparate la mente.
3. Se sentite che il cuore corre troppo meditate, va benissimo anche se lo farete seduti su una sedia o sdraiati se ne avete la possibilità. Concentratevi sul vostro respiro profondo, ascoltatelo mentre scende lungo la gola ed arriva ai polmoni ed ascoltatelo quando risale per la stessa via. Contate i respiri cercando di non pensare a nulla ma non rimproveratevi se dovesse capitare, è normale, altrimenti sareste degli asceti e non dei cantanti/musicisti/oratori. Il ritmo del respito sarà lo stesso con cui conteremo… inspiro ed espiro allungando “uuuuunooooo”, “duuuuueeeee” etc.
Non tutto il male viene per nuocere!
Attenzione, l’ansia a volte è una preziosa alleata! Essere preoccupati per una performance indica quanto vi importi! Quindi cercate di gestirla ed incanalarla per trasformarla in energia! Imparate a non temere voi stessi e gli altri! La musica è da sempre qualcosa che unisce e non dovrebbe mai separare. Cantate/suonate e divertitevi sempre!!! Non abbiate paura dell’errore perchè il detto sbagliando si impara è assolutamente vero! Inoltre non sbagliare è umanamente impossibile!
Curiosità
Il cantante dei Motorhead aveva quella determinata postura e portava gli occhiali da sole proprio per evitare di guardare il pubblico perché gli procurava ansia!!!
Alla prossima, vostra T.