The Most Beautiful Day. Il giorno più bello.

Il trailer ufficiale in italiano

Ho scoperto questo film per caso grazie alla piattaforma streaming Amazon Prime Video, qualche giorno fa. In realtà il film è del 2017 ma i suoi 4 anni li porta benissimo. Se ve ne parlo intuirete il fatto che mi sia piaciuto davvero molto.

Non voglio spoilerarvi nulla quindi cercherò di dirvi il minimo indispensabile sulla trama: due malati terminali si incontrano in un ospedale. Uno è il classico “bad guy” che trasgredisce la legge e l’altro è un pianista mancato particolarmente fobico. Il ragazzaccio all’improvviso ha un’idea: truffare il sistema. Ottenere un prestito e godersi il denaro senza il pensiero di restituirlo, dato che, appunto, entrambi non vivranno abbastanza da poterlo restituire.

Posteranno i loro video su internet, mostrando a tutti le loro bravate e poi, quando realizzeranno di aver vissuto il giorno più bello, non attenderanno la morte ma la faranno finita registrando e postando tutto online. Intendono vivere ciò che resta al massimo e morire per loro scelta col sorriso sulle labbra anziché aspettare la fine in una tetra stanza d’ospedale.

La cosa meravigliosa e inaspettata di questo film è che fa un sacco ridere! Poteva essere l’ennesimo film drammatico che consuma i tuoi dotti lacrimali, e invece no, è divertente! Spassoso ma non sciocco e dal finale imprevedibile. Era ovvio lo avrei adorato.

Florian David Fitz
Matthias Schweighöfer

Credo che sia un modo di guardare alla vita e alla morte di cui a volte abbiamo bisogno. Perché è vero che del “cogli l’attimo” e “la vita è breve” ci hanno riempito le tasche ma… ce ne rendiamo veramente conto? Io non credo. Davvero è necessario arrivare ad un passo dalla fine per capire che la vita è bella e va vissuta intensamente? Passiamo davvero abbastanza tempo con le persone che amiamo? O lo sprechiamo a progettare un futuro che ancora non esiste?

Anche questa fissazione tipica del mondo occidentale di fingere che la morte non esista e di farne un tabù del quale non si parla, è senza senso. È qualcosa di estremamente incerto e di incredibilmente doloroso per chi resta ma perché è sbagliato parlarne? Perché si guarda con perplessità chi lo fa e magari ci scherza sopra?
Credo che la consapevolezza della morte possa realmente insegnarci tanto. Lungi da me essere il celebre “ricordati che devi morire” ma anche ricordarsi ogni tanto che possediamo realmente solo il presente e che procrastinare continuamente la felicità, gli affetti, la vita può riempire il nostro passato di rimpianti, non credo sia poi così sbagliato.

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti, per il momento vi mando un grande abbraccio Persone a 360 gradi!

Barbara.

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