Una, nessuna, centomila

Guida alla scelta della coppetta mestruale

Se sei qui, sai già cos’è una coppetta mestruale. No? Allora recupera il nostro articolo sull’argomento e ci leggiamo dopo. 

Bene, ora che sappiamo di cosa si tratta, passiamo al prossimo step, ovvero, come sceglierla.

Quando le prime coppette arrivarono sul mercato la scelta era molto semplice: un modello, due taglie e fine.
La scelta era meno complicata ma non riusciva a rispondere alle esigenze di tutte. Oggi, invece, abbiamo a disposizione una considerevole quantità di opzioni, marche e modelli differenti, a volte simili altre con caratteristiche molto diverse. 
Vediamo di navigare insieme in questo mare di informazioni.

Come ben sappiamo, ogni donna è diversa, sia fuori che dentro, ecco perché il medesimo prodotto potrebbe essere perfetto per una, ma scomodo e poco funzionale per un’altra. 
Che tu sia confusa e al primo acquisto o un po’ sconfortata da un tentativo fallito e alla ricerca di un’alternativa migliore, ecco i principali criteri da valutare per la scelta della coppetta più adatta a te.

Età e parto

Erano e sono ancora oggi i principali criteri indicati dai brand per la scelta della taglia.

La quasi totalità dei produttori offre la propria coppetta in almeno due taglie: piccola e grande. La prima è di solito indicata per donne che non hanno partorito e/o hanno meno di 30 anni, la seconda per donne che all’opposto hanno partorito (in particolar modo per via vaginale) e/o hanno più di 30 anni.

Come mai queste differenze? Perché tramite la gravidanza e l’età le pareti vaginali possono perdere tono e in tal caso una coppetta troppo piccola potrebbe non essere adatta, spostandosi e causando perdite.

Malgrado sia un importante criterio di valutazione, non sempre da solo può guidare alla giusta scelta, infatti il tono muscolare del pavimento pelvico dipende molto dalla forma fisica dell’individuo: una donna attiva e allenata potrà usare senza problemi una taglia piccola anche se appartiene alla seconda categoria, allo stesso modo vi sono delle condizioni per cui anche a una donna nullipara e giovane possa essere consigliata una taglia più grande. 
Anche in questa situazione vale la regola del valutare caso per caso.

Morbida o rigida?

Anche quando fatte dello stesso materiale, le coppette non sono tutte uguali, alcune sono più morbide, altre invece avranno una struttura più rigida.

La maggioranza dei brand in rapporto a questo parametro tende ad offrire un prodotto che si collochi ad un livello medio, che risponderà in genere alle aspettative di quelle consumatrici che non hanno particolari esigenze.

Vi sono invece delle condizioni in cui avere una coppetta morbida, o al contrario, rigida può fare molta differenza. Ad esempio per chi ha un’elevata sensibilità alla vescica anche una normale coppetta potrebbe dare fastidio e aumentare la frequenza della minzione durante il giorno, sarà quindi il caso di sceglierne una più morbida.
Mentre alle donne sportive è spesso consigliata una coppetta più rigida, che si mantiene meglio in posizione ed evita perdite durante gli sforzi e i movimenti. 

Flusso

In media durante il ciclo mestruale si perdono circa 30-40 ml di sangue, la maggior parte delle attuali coppette sono pensate per essere sicure fino a 10-12 ore di utilizzo, permettendo di poterle svuotare due o tre volte al giorno.
Ma non tutti i flussi sono uguali, e in caso di ipermenorrea si arrivano a perdere anche più di 80ml di sangue per ciclo. 

Questo si ripercuote direttamente sulla frequenza con cui sarà necessario svuotare la coppetta. Per venire incontro alle donne con flussi abbondanti sono state pensate coppette più capienti, che arrivano anche a 50ml. Ovviamente si tratta di prodotti dalle misure generalmente più grandi, quindi sarà il caso di incrociare questo con gli altri parametri che andremo a considerare.

Altezza della cervice uterina 

La cervice uterina (o collo dell’utero) rappresenta la porzione inferiore dell’utero che in in basso confina direttamente con la parte superiore della vagina.

Perché parliamo di altezza della cervice? Ebbene, ognuna ha una diversa conformazione e la cervice uterina può trovarsi più o meno in alto nel canale vaginale. 
Se si trova troppo in alto o troppo in basso, una normale coppetta potrebbe essere poco confortevole e funzionale.

Ad esempio, se durante l’estrazione fate fatica a raggiungere l’estremità della coppetta è molto probabile che la vostra cervice sia più alta rispetto alla media; se invece, al contrario, avete tagliato tutto il gambo ma la sentite ugualmente molto in basso se non sporgente, allora probabilmente avrete una cervice bassa.

Ecco perché può essere utile sapere a che altezza si trova, ma come misurarla?
Prima di tutto è importante sapere che la cervice uterina non è fissa, ma cambia di posizione e consistenza a seconda della fase del ciclo mestruale.
Nei giorni del ciclo si troverà più in basso, ed è questo il momento ideale per misurarne l’altezza.

Per prima cosa lava accuratamente le mani, poi inserisci delicatamente un dito nel canale vaginale fino ad incontrare l’estremità della cervice (la consistenza è simile a quella della punta del naso). A questo punto segna la misura col pollice, prima di estrarre il dito, in modo da ricordarla. 

Un primo metodo un po’ grossolano si basa sulla misura con le falangi. Se hai raggiunto la cervice inserendo solo la prima falange, la sua posizione sarà considerata bassa; se arriva a circa metà sarà considerata media e, infine, se hai dovuto inserire quasi l’intero dito o non sei riuscito a raggiungerla vuol dire che è alta.

Ma considerato che le mani non sono tutte della stessa grandezza, per avere una misura più accurata è consigliato misurare in millimetri il risultato e usare il dato ottenuto per avere una risposta. In genere la cervice si può considerare:
bassa: sotto i 44mm;
media: fra i 45mm e i 55mm;
alta: superiore ai 55mm.

Queste misurazioni sono da intendersi come delle linee guida, l’arco vaginale – ovvero l’area attorno alla cervice – è molto elastica e permette alla coppetta di adattarsi e salire un po’ più in alto, quindi non bisogna prendere questo parametro troppo rigidamente, considerando solo le coppette che corrispondono all’altezza della nostra cervice.

Vi lasciamo, infine, con una serie di strumenti che potranno essere utili per orientarvi meglio nella scelta.

Prima dell’acquisto è poi sempre utile e saggio leggere bene le caratteristiche indicate dal produttore, possono sembrare tutte uguali, ma spesso ci sono delle piccole ma importanti differenze che è bene appuntarsi. 

Speriamo che questo articolo possa esserti stato utile. 
Hai qualcosa da aggiungere? Conosci qualche link interessante che ci siamo fatte sfuggire? Ci sono altri aspetti del tema coppetta mestruale di cui vorresti leggere? Faccelo sapere nello spazio dei commenti o usa la sezione contatti del sito. 

Giulia

Fonti usate per la stesura dell’articolo:
https://menstrualcupreviews.net/how-to-choose-a-menstrual-cup/

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