Canto con il pancione?

Scopriamo insieme cosa accade in questa fase “interessante”.

Potrebbe sembrare una domanda banale ma sono molte le cantanti e le donne che si chiedono cosa cambi nella loro voce in un momento fantastico e delicato come quello della gravidanza. Quando ero più giovane ed inesperta mi è capitato di affermare di non volere figli per non trascurare e perdere la mia voce. Quanto è sciocca questa affermazione!!!

Prima di tutto la voce muta continuamente a causa degli ormoni, umore, ciclo mestruale, livello di stress psicofisico, difficoltà digestive, età, etc. perciò direi che a prescindere dalla maternità, la nostra voce non è mai la stessa. Inoltre quest’evento può portare nuovi livelli di ascolto e consapevolezza vocale ed interiore. Posso affermare con certezza che non solo la nostra vita, ma anche il nostro strumento, si arricchirebbe di nuove sfumature.

Cosa cambia?

A livello fisico il cambiamento viene sentito in maniera soggettiva, non tutte le donne incontrano le stesse difficoltà. Ad esempio l’altezza della pancia può essere differente così come anche le dimensioni. Ovvio è che con il passare dei mesi il feto che cresce metterà sempre più a dura prova la nostra capacità di adattamento alla nuova condizione, il che rappresenta anche una bellissima ed eccitante sfida! Ma entriamo più nello specifico.

  1. Postura. Man mano che la gravidanza avanza sarà più alterata quindi attenzione, si avranno difficoltà in più, sarà del tutto normale. I paletti costruiti sulla postura corretta saranno alterati e potreste sentirvi un po’ smarrite! Chiedete consiglio al vostro insegnante o a uno specialista.
  2. Respirazione. Chiaramente con il passare dei mesi il diaframma avrà sempre meno la possibilità di abbassarsi in inspirazione con conseguente fiato corto che non comporta particolare disagio se vi concentrerete sulla sua corretta gestione.
  3. Sostegno. I muscoli lasciano il posto al feto e diventano un po’ meno pronti a contrarsi per permettere il famoso accordo tra appoggio e sostegno. Sapendo ciò chiaramente sceglierete di cantare un repertorio adatto, ad esempio con meno note tenute a lungo.
  4. Resistenza fisica e cordale. Con il passare dei mesi il peso del bambino inizierà a farsi sentire e anche le nostre corde vocali saranno più fragili in seguito a sbalzi ormonali, metabolismo, fragilità dei vasi sanguigni. Anche in questo caso attenzione alla scelta del repertorio, magari rimandiamo belt e sovracuti a dopo la gravidanza. Godetevi le note gravi che acquisirete!!!
  5. Maggior produzione di muco. Questo fattore è un po’ scomodo sopratutto per quelle cantanti che amano nasalizzare molto il suono. Prestate particolare attenzione e cercate di non schiacciare e pressare il suono nel tentativo di riprodurre questo effetto.

Benefici per la mamma ma sopratutto per il feto!

Lo avreste mai detto!? Oltre ai benefici che porta normalmente (ne abbiamo parlato qui e qui) il canto della mamma è la prima esperienza diretta di comunicazione tra il piccolo/a e il mondo che lo circonda. Anche se ancora nel grembo il feto comincia a sentire ciò che lo circonda attraverso le vibrazioni che lo raggiungono ancor prima che l’organo dell’udito si sia sviluppato attorno alla venticinquesima settimana. Già a questo punto è di fondamentale importanza fornire al piccolo stimoli che lo portino a provare esperienze che formeranno il suo bagaglio per la vita!

Perché non basta ascoltare semplicemente della musica?

Vedo già questa domanda affiorare nelle menti delle mamme che pensano di essere stonate e quindi di non poter cantare. Rispondo a questa domanda con un’altra. Esiste un suono più personale, comunicativo e ricco di sfumature della voce umana? No. Inoltre le voci formano un legame indissolubile, pensate a quella del vostro partner, della vostra migliore amica o appunto di vostra madre. Chiudete gli occhi, cosa provate? Ecco le vostre risposte! Attenzione, questo non vuol dire che dovrete ininterrottamente cantare e parlare alla vostra pancia, va benissimo anche ascoltare Mozart o gli AC/DC ma non dimenticate di annaffiare con questo piccolo gesto d’amore ogni giorno, durante la gravidanza e dopo! Inoltre non escludete il papà o la mamma da questo dialogo!!! Partecipate insieme, inventate dei giochi vocali, dei duetti, tutto quello che verrà dal cuore andrà bene!

Una cassa di risonanza di emozioni!

Il vostro grembo funge da amplificatore di suoni ed emozioni! Perciò prestate attenzione, scegliete di cantare brani che vi facciano smuovere qualcosa dentro. Sicuramente queste emozioni arriveranno anche al piccolo/a.

Curiosità: un’usanza antica.

Se pensate che proporre il canto come attività preziosa per la gravidanza sia un modo per “sfruttare” economicamente le mamme siete in errore. Durante le mie ricerche mi sono imbattuta nel “canto carnatico” un usanza indiana che unisce la consapevolezza del respiro con l’emissione sonora che ha un effetto particolarmente benefico sulle gestanti. Vocalizzi che vengono emessi per tutto il tempo espiratorio in un ciclo che ha come fine ultimo la profondità, la facilità dell’emissione e la comodità. Una preziosa ricerca verso la propria coscienza, conoscenza e propriocezione. Pensate come può essere fondamentale e facilitante avere un buon ascolto e accordo tra respiro, diaframma pelvico ed addominale nel momento del travaglio. Può la voce fungere da tramite in questo particolare momento? La voce è energia che sicuramente può infonderci coraggio, stabilità, risolutezza e calma mentre la vita sboccia fuori da noi, mentre comincia a camminare con i suoi passi, con la sua voce, che sfocia in un pianto.

Avrei potuto scrivere per ore di questo argomento e devo ammettere di essermi commossa a più riprese, la voce umana è qualcosa di speciale, misterioso, inspiegabile. Che l’emozione passi e si imprima nella storia di ognuno di noi. Di voce in voce. Per sempre.

Alla prossima, vostra T.

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