Spessissimo mi viene chiesto perché ho scelto di abbracciare la causa vegan. Alcuni me lo domandano effettivamente incuriositi e con molta gentilezza, altri con umorismo pungente chiedendomi perché mi voglia così male, altri ancora mi chiedono subito se lo faccio per etica o per slancio salutista in modo da prendere bene le misure e interagire o meno con me intavolando un discorso.
Ad ogni modo condivido la mia storia come introduzione ad una serie di articoli che parlano di alimentazione, questo non perché io sia una nutrizionista ma perché ho dovuto trovare il modo di alimentarmi al meglio in un’epoca in cui nei supermercati c’era un gran poco. Questo ha contribuito a fare esperienza che vorrei condividere con voi ma senza sostituirmi al parere di un medico o nutrizionista specializzato in alimentazione veg,
Ma cominciamo:”Nel lontano 2011 e più precisamente 26 agosto ore 21:00 circa, presi una decisione importantissima che porto avanti con rigore e felicità ancora oggi.
Diventare vegana.
Ricordo ancora che avevo appena finito di cenare, avevo gustato una deliziosa piadina con prosciutto crudo e formaggio, tanto formaggio. L’aria era calda ed avevo sulle gambe il pc, proprio come in questo momento; scorrevo Facebook e tra uno stato polemico, una vignetta e svariate foto di cibo, un video si mise in movimento e calamitò la mia attenzione.
Nulla di cruento. Una mucca viene tirata su da un braccio meccanico (una specie di ruspa), viene portata in una determinata posizione, un macchinario si mette ai lati della sua testa e i suoi occhi hanno una strana reazione. Continuo la visione e vi risparmio tutto quello che vidi dopo perché la parte importante era già accaduta.
Torno indietro, non capivo cosa fosse accaduto, perché quegli occhi? Perché lo stordimento successivo?
Un chiodo molto lungo, nel cranio.
Un momento prima sei in preda al terrore ed un attimo dopo con quella sensazione nel cuore, non ci sei più, la porti con te nel paradiso delle mucche, o semplicemente in quello dove vanno tutti, se esiste.
Oppure, visto che sei ancora visibilmente viva chissà quale dolore lancinante stai provando?
Io non sono cattolica credente ma se c’è una cosa che ho sempre pensato fosse giusto all’interno degli insegnamenti biblici è il principio: ”non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te”. Per cui nel momento stesso in cui capii queste semplici e raccapriccianti meccaniche, decisi che non potevo essere complice di questi atti, sopratutto se causano tutta questa sofferenza e violenza.
Andai nella stanza accanto e dissi al mio compagno dell’epoca che mai più avrei mangiato carne e così fu ed è tutt’ora così”.
Approfondiremo tutti i vari aspetti di questa scelta che sia mossa da etica, ecologia, salute, etc. nei successivi articoli.
Nel mentre mi aspetto qualche domanda scottante ed ammetto che alcuni punti non sono stati volutamente trattati proprio perché vorrei fossero sollevati dai lettori!
Attendo le vostre esperienze sia che siate vegani oppure no!
Alla prossima, vostra T.