In questa settimana un po’ wild su Persona 360° mi sorge spontanea una domanda… Quanti di voi usano parlare a piante ed animali?
Personalmente rientro in quella categoria di persone che si bevono letteralmente il cervello davanti ad un cucciolo, sia esso di gatto, di cane, un maialino, una volpe, un riccio etc etc…
Mi esibisco in performance vocali più o meno sentite davanti ai miei animali domestici e, negli anni, ho notato che ognuno di loro ha dei gusti specifici, delle reazioni in base a ciò che canto e a volte la voglia di partecipare attivamente all’atto.
I miei gatti solitamente mi ascoltano attenti, in particolare Taiko (è il nome di uno dei miei gatti) che inclina la testa verso sinistra sgranando i suoi grandi occhi. Goku invece, un tenerissimo micio pezzato di nero e bianco, tende a strusciarsi con il muso sulle mie mani o ad alzarsi in piedi per raggiungere il mio mento ed annusarlo o guardarmi in bocca!!!
Ciro invece, un bellissimo cane incrocio Golden Retriever, scodinzola e sulle note più acute si unisce a me in un ululato che modula come a voler articolare la frase. Questa cosa accade anche con alcuni miei allievi ai quali è particolarmente legato. Durante i vocalizzi che si sviluppano sulla vocale I o la vocale U parte il coro!!! Per lui è un atto sociale importantissimo, infatti sta sempre molto attendo a non oltrepassare la mia frequenza, essendo io il capobranco deve rimanere su frequenze leggermente più basse. Ecco che in modo assolutamente involontario, si finisce con l’armonizzare grossolanamente il vocalizzo! Se si riesce a non morire dal ridere è un momento stupendo!
Questi effetti magici non agiscono solo sui nostri animali domestici ma su tutti, anche quelli che non immaginereste!
Durante delle ricerche sul tema mi sono imbattuta in una donna dal fascino glaciale, Jonna Jinton, un’artista, fotografa e blogger svedese. Sul suo canale youtube che trovate QUI potrete ascoltare questo canto antico chiamato Kulning. Questa tecnica canora si muove sul registro acuto (M2) ed assume qualche connotato riconducibile allo Jodel sulla chiusura delle frasi. Non utilizza parole ed ha un’emissione esplosiva ed un volume importante ( 125 decibel c.a.) questo perché in antichità fungeva da richiamo per le mucche al pascolo.
La sua storia.
Il Kulning nasce nei paesi nordici nel periodo medievale e ad utilizzarlo erano le donne, questo perché era loro compito badare al bestiame nei mesi tra maggio ed ottobre. A fine giornata intonavano questi magici canti e il pascolo si ritirava per la notte.
Aveva però anche altri utilizzi, essendo udibile fino a 5 km di distanza fungeva da codice morse per scambiarsi informazioni, determinate frasi equivalevano ad un messaggio da far arrivare ad altre donne lontane come ad esempio comunicare lo smarrimento di un animale, un pericolo etc.
Questa particolare tecnica smise di essere utilizzata intorno agli anni 60 ma viene praticata ancora oggi come tecnica di canto.
Vi lascio il video che ai tempi mi lasciò esterrefatta ed ammetto di non vedere l’ora di imbattermi in un pascolo per provare a comunicare con i musetti placidi e curiosi delle mucche!!!
E voi? Comunicate con i vostri animali?
Sarei curiosa di sapere come!
Alla prossima, vostra T.