Non fiori ma pagine da sfogliare

Consigli per un 8 marzo in libreria

Per far sì che l’8 marzo non diventi di anno in anno sempre più la giornata della mimosa e perda il suo significato originario, abbiamo pensato di dare qualche consiglio letterario per nutrire il femminismo che è in voi, e sì, parlo anche agli uomini in fondo alla sala.

Il primo titolo di questa breve lista è Manuale per ragazze rivoluzionarie di Giulia Blasi, sottotitolo Perché il femminismo ci rende felici.
L’autrice, nella sua biografia breve, si presenta come scrittrice, conduttrice e fomentatrice a vario titolo.

Il suo libro è quasi un manifesto, ecco come lo presenta Rizzoli:

Ragazze, non c’è più tempo da perdere: bisogna fare la rivoluzione!
Care lettrici (e cari lettori) di ogni età, questo appello appena lanciato da Giulia Blasi non è una boutade, ma un invito serio, formulato dopo anni passati a osservare come si muovono uomini e donne in Italia. Una società che oggi è tecnologica, in rapida evoluzione, ma purtroppo non ancora paritaria fra i sessi in termini di rispetto, opportunità, trattamento. Certo non si può dire che nel Novecento non siano stati fatti enormi passi avanti per le donne, basti pensare al diritto di voto o alle grandi battaglie per il divorzio e l’aborto. Ma dagli anni ’80 in poi il femminismo si è come addormentato, mentre il successo nel lavoro (e in politica, nell’arte…) ha continuato a essere per lo più riservato ai maschi e in tv apparivano ballerine svestite e senza voce. Per non dir di peggio: la violenza sulle donne non si è mai fermata e chi denuncia le molestie tuttora corre rischi e prova vergogna. Ecco perché oggi è giunto il momento che le ragazze di ogni età raccolgano il testimone delle loro nonne e bisnonne per proporre un cambiamento epocale, per fare una rivoluzione che ci porti tutti – maschi e femmine – a un mondo in cui ciascuno abbia le stesse occasioni per affermarsi secondo i propri talenti e non si senta più obbligato a aderire ai modelli patriarcali – cacciatori & dominatori vs angeli del focolare & muti oggetti di desiderio sessuale – che, spesso in forme subdole, continuano a esserci proposti.Sembra impossibile? Non lo è! In questo saggio profondo ed elettrizzante Giulia Blasi analizza con spietata lucidità le situazioni che le donne oggi quotidianamente vivono e offre, in una seconda parte pratica del libro, consigli concreti per mettere in atto un femminismo pieno di ottimismo e spirito di collaborazione (evviva la sorellanza!) che possa rendere tutti più sereni, rispettosi, appagati e felici. Anche gli uomini.

Potete trovarlo anche come audiolibro, letto per emons audiolibri dalla stessa autrice, disponibile anche per gli abbonati delle piattaforme audible e storytel.

Se volete seguire Giulia Blasi anche sul web potete trovarne il pensiero e i contatti social a partire dal suo sito www.giuliablasi.it


Per Laterza è da poco uscito nelle librerie Bastava chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano di Emma. L’autrice, classe 1981, è blogger, fumettista, ingegnera informatica francese. Il suo libro è stato definito “un fumetto femminista che ogni donna (e ogni uomo) dovrebbe leggere.”

Da anni l’autrice usa i suoi fumetti, di brevi storie esilaranti ma tremendamente serie, per parlare del carico mentale, ovvero quel peso di incombenze incessanti che vengono storicamente delegate alle donne e concernono la gestione dell’ambiente domestico e la cura della famiglia.

Ma non mi dilungherò su questo titolo perché nulla che possa scrivere potrebbe renderlo meglio della presentazione scritta da Michela Murgia e che potete trovare qui.


Tornando in Italia, quando si parla di questioni e diatribe che hanno alla base una discriminazione troviamo spesso nel dibattito la voce di Irene Facheris.
Nota per essere la presidente dell’associazione Bossy: una comunità, nata nel 2014, di divulgazione e proposte d’azione su tematiche quali stereotipi di genere, sessismo, femminismo e diritti LGBTQ+.

Molto attiva nel suo canale YouTube con l’account cimdrp, dove tiene anche una videorubrica in partnership con Google chiamata Parità in Pillole.

Stesso titolo porta il libro uscito quest’anno per Rizzoli dove allarga il tema delle discriminazioni non solo alle donne, ma a tutti i soggetti che per il loro essere subiscono degli svantaggi.

Questa la presentazione del contenuto:

Perché Parità in pillole? E che cosa contengono queste pillole?Per rispondere alla prima domanda, basta guardarsi attorno. Viviamo in una società “a gradini” che ancora oggi offre opportunità diverse a soggetti con caratteristiche differenti: non solo a uomini e donne, ma anche a bianchi e neri, persone etero- e omosessuali e via dicendo. Siamo talmente abituati a vederci attorniati da queste situazioni di privilegio e discriminazione che talvolta non le riconosciamo neppure come tali o le consideriamo “normali”. Ma siamo sicuri che, a prescindere dalla nostra personale condizione di privilegio, possiamo vivere sereni in un mondo in cui una donna, a pari mansioni e competenze, guadagna meno di un uomo, o dove chi non risponde a canoni estetici più o meno espliciti si vergogna e magari non trova nemmeno lavoro, o dove un uomo non può permettersi di essere emotivo? Ecco, quindi, il senso di questo libro: offrire uno strumento per costruire rapporti paritari e porre le basi per una società davvero inclusiva, dove tutti, anche coloro che stanno in posizioni di potere, possano trarne beneficio e vivere meglio.A questo scopo – passiamo ora al contenuto delle pillole –, l’autrice Irene Facheris esamina una a una le discriminazioni più diffuse (dalla rape culture al sessismo benevolo, dalla omobitransfobia al classismo) per invitare tutte e tutti a diffondere attivamente una sensibilità nuova. Perché – come spiega Facheris – “il personale è politico” ovvero, se il mio problema è diffuso, non è più solo mio e insieme possiamo affrontarlo più efficacemente. E, solo insieme, scopriremo quanto la parità possa renderci felici.

Per seguire l’autrice tutti i contatti li potete trovare a parire dal suo sito: www.irenefacheris.it

Queste le nostre proposte. Le conoscevate già? Avete altri titoli da segnalare?
La sezione commenti e tutti i nostri contatti sono a vostra disposizione!

E vi raccomando, se sarete convinti da uno di questi titoli non scordatevi di diffonderli! Consigliateli a tutti: maschi e femmine, nonni e nonne, bambini e bambine, amiche e amici, colleghi e colleghe, perché il femminismo è di tutti, non lasciate indietro nessuno.

Giulia

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