“Stai dritto con la schiena!” “Non stare ingobbito!” “Tieni la testa dritta!” “Pancia in dentro e petto in fuori!” Quante volte nella vita ci siamo sentiti dare consigli (oppure ordini!) su come stare dritti? Troppe!!! Ma… sono utili questi consigli?
E… cosa vuol dire esattamente stare dritti? Oggi vogliamo fare un po’ di chiarezza su quella che è la nostra POSTURA CORRETTA.
Partiamo da cos’è la POSTURA.
Con il termine postura possiamo intendere la posizione del corpo nello spazio e la relazione spaziale tra i segmenti corporei, il cui fine è il mantenimento dell’equilibrio (funzione antigravitaria), sia in condizioni statiche sia dinamiche, ossia sia quando siamo fermi che in movimento.
Al mantenimento di questo equilibrio concorrono fattori neurofisiologici, biomeccanici, psicoemotivi e relazionali, legati anche all’evoluzione della specie.
La postura è, quindi, perlopiù INVOLONTARIA, qualcosa che non possiamo controllare solo coscientemente… quindi capiamo che continuare a dire ad un ragazzino “stai dritto con la schiena!” è non solo frustrante, ma anche inutile. Capiamo meglio perché.
La postura è gestita dall’attività del Sistema Tonico Posturale (STP), il quale lo possiamo paragonare ad un computer che riceve ed elabora informazioni provenienti da:
– forze meccaniche agenti nel corpo di natura pressoria e tensiva
– dai recettori posturali, ossia piede, l’occhio, l’apparato stomatognatico (bocca), la cute, l’apparato muscolo-scheletrico, il sistema vestibolare.
Dopo aver elaborato le informazioni a lui giunte attiva risposte riflesse
di natura antigravitaria, le quali dicono ai nostri muscoli come si devono
comportare, in che posizione stare.
Capiamo, quindi, che la postura è condizionata dagli input, ossia dalle informazioni in entrata, provenienti da occhio, bocca, piede, ecc. ma è anche il prodotto di ciò che viene elaborato dal sistema nervoso centrale in base a specifici processi neurofisiologici e all’esperienza.
Ecco perché dare continuamente consigli posturali ad una persona non è affatto sufficiente per aiutarla a “stare dritta” e ad avere una postura corretta. Molto utile è invece fare una valutazione posturale con un esperto in materia, il quale potrà fornire consigli ed esercizi mirati e specifici.
Dott.ssa Alice Delbono – Dott. Stefano
Grassotti