“Ridere fa bene all’anima”, “Buon riso fa buon sangue”, questi sono solo alcuni dei tantissimi detti che hanno la risata come protagonista, perchè effettivamente più si ride e più si sta bene ed è la scienza che ce lo conferma. Ricercatori di tutto il mondo hanno analizzato questo fantastico fenomeno e sono giunti alla conclusione che questa pratica permette di secernere sostanze come l’endorfina, l’ormone della felicità, sia che la risata sia forzata o naturale.
In questo articolo vi propongo un elenco di tutti gli artisti della risata che secondo me sono stati e sono tutt’ora delle vere e proprie icone mondiali. Ecco la mia Top Laught!
1. Charlie Chaplin (Londra 1889 – Corsier-sur-Vevey 1977):
Un’infanzia travagliata la sua, figlio di un alcolizzato e di una cantante fallita, Charlie ed il fratello maggiore Sidney passarono un lungo periodo tra collegi ed orfanotrofi. Il breve lasso di tempo passato con la madre tuttavia fu di grande ispirazione, fondamentale, grazie a lei infatti all’età di cinque anni Charlie la sostituì durante uno dei suoi spettacoli e cantò la sua prima canzone in pubblico. Ma è tra il 1914 e il 1915 che la sua vena comica prese forma con la creazione della sua macchietta più famosa “Charlot”, i cui tratti distintivi sono una giacchina lisa e stretta, i pantaloni larghi, le scarpe sproporzionate, l’inconfondibile bombetta ed il bastone di bambù. Regista, sceneggiatore, musicista e produttore di se stesso Chaplin passa tutta al sua carriera a perfezionare il suo straordinario Charlot ed a portare la risata nel mondo.
2. Stan Laurel (Ulverston 1890 – Santa Monica 1965) & Oliver Hardy (Harlem 1892 – North Hollywood 1957):
Questo adorabile duo è stato il più longevo, famoso ed affiatato dell’epoca dimostrando una forte capacità di adattamento dal cinema muto a quello parlato. Stiamo parlando ovviamente di Stanlio & Ollio, che insieme, hanno girato tra gli anni venti e cinquanta più di cento film in queste vesti. Ollio, grasso, con i baffetti alla moda e la cravattina corta che stropicciava quando era felice, cercava sempre di fare la cosa seria non riuscendoci a causa di Stanlio, magrolino con il cravattino a farfalla mandava sempre tutto all’aria con la sua sbadataggine e stupidità, suo malgrado, se la cavava quasi sempre meglio del suo compare che si riduceva spesso a pianti isterici. Gli attori erano già conosciuti nell’ambiente prima di formare l’accoppiata vincente, ma quando successe sono sempre stati inseparabili sia al lavoro che nella vita privata, rimasero amici per tutta la vita.
3. Antonio De Curtis “Totò” (Napoli 1898 – Roma 1967):
Il principe della risata ha scaldato i cuori di intere generazioni di italiani. Con il suo carisma unico e forte Totò non si limita a far ridere, ma trascina letteralmente il pubblico in un vortice di battute e gag entusismandolo alla follia. Figlio illegittimo del principe Giuseppe De Curtis e di Anna Clemente, la quale gli attribuì lo pseudonimo “Totò”, fu sempre attratto dal mondo dello spettacolo, infatti questo è il motivo per cui abbandonò in seguito gli studi al collegio dopo che un’insegnante gli deviò il setto nasale tirando di boxe dando luce al suo profilo caratteristico. Nel 1915 pensando di non avere un futuro come stella si arruolò nella grande guerra, ma riuscì con un escamotage ad evitare la prima linea, ed è proprio nell’esercito che conia il celebre motto “Siamo uomini o caporali?”. Tornato a casa la sua carriera nel mondo teatrale prende il volo e solo nel 1947 con “I due orfanelli” Totò sfonda anche nel cinema diventando l’icona che tutti noi conosciamo.
4. Bud Spencer (Napoli 1929 – Roma 2016) e Terence Hill(Venezia 1939):
Pseudonimi di Carlo Pedersoli e Mario Girotti il duo è un caposaldo nel panorama del cinema italiano di genere segnando intere generazioni e regalando intrattenimento e grasse risate a milioni di persone. Incontratisi per una fatalità sul set de “Dio perdona…io no” da lì nacque una grande e solida amicizia che sfociò nella famosa accoppiata per la quale dovettero scegliersi dei nomi dal sapore più americano su richiesta del regista Colizzi dato il sottogenere spaghetti-western che prese vita grazie alla pellicola “Lo chiamavano Trinità…”. I due interpretarono ben 18 film insieme di cui ben 16 come coppia protagonista. Si ritirarono dalle scene come Bud e Terence dopo l’uscita di “Botte di Natale” nel 1994 sostenendo di non avere più la dovuta prestanza fisica per interpretare il ruolo che li ha resi famosi.
5. Robin Williams (Chicago 1951 – Tiburon 2014):
Nonostante il ricordo che abbiamo di lui, grazie ai suoi film, come persona brillante, estroversa e vulcanica il piccolo Robin è stato un bambino solitario ed introverso divenuto poi un uomo fragile e depresso, morto di quella stessa malattia. Questo è tutto il contrario di quello che Williams trasmette con le sue interpretazioni, una sorta di Dr. Jekyll e Mr. Hyde hollywoodiano, era considerato una sorta di Gianburrasca del cinema americano, un pagliaccio ribelle. Ha esordito sul grande schermo nel telefilm “Laugh-In” nel 1977, ma la vera e propria spinta verso il successo gliela diede l’alieno Mork apparso in un episodio di “Happy Days” divenuto poi la celebre serie “Mork & Mindy”. Lo abbiamo visto come Genio, Mrs. Doubtfire, professore pazzo e tanto altro ancora, Robin ha sempre avuto la capacità di mutare forma e voce, un vero e proprio camaleonte della risata.
6. Roberto Benigni (Castiglion Fiorentino 1952):
Attore, regista e sceneggiatore dalla personalità frizzante ed irriverente decide d’intraprendere la carriera d’attore nel 1972 con solo una chitarra in spalla e tre amici al seguito. Attore e sceneggiatore teatrale il suo esordio nel grande schermo l’ha avuto nel 1977 in “Berlinguer ti voglio bene” di Giuseppe Bertolucci, da lì ospite di programmi televisivi ed attore, nel 1991 conosce e sposa l’attrice Nicoletta Braschi che d’ora in avanti comparirà in tutti i suoi film. Il vero successo internazionale lo otterrà nel 1998 con il celebre “La vita è bella” che gli valse l’Oscar come miglior attore. Con la sua comicità drammatica, intellettuale e sfacciata in nostro Johnny Stecchino continuerà a farci ridere nel passato, presente e futuro.
7. Aldo (Palermo 1958) Giovanni (Milano 1957) & Giacomo(Villa Cortese 1956):
Il magico trio prese vita nel 1991 con l’avvento di Giacomo e prese il nome di “Galline Vecchie fan Buon Brothers” portando i loro spettacoli in giro per l’italia e partecipando a varie trasmissioni televisive tra le quali la più celebre “Mai dire Gol” con la Gialappa’s band. Nel 1992 si rinominano “Aldo, Giovanni e Giacomo” proseguendo la loro carriera televisiva e nel 1995 portano in scena con la collaborazione di Marina Massironi i famosi “Corti”, da lì divennero inarrestabili sfondando anche sul grande schermo nel 1997 con “Tre uomini e una Gamba”. La loro carriera continuerà a crescere con altri progetti ed interpretazioni trasformandoli in una vera e propria leggenda della comicità italiana.
8. Jim Carrey (Newmarket 1962):
Attore versatile e con una comicità unica caratterizzata dalle sue buffe e stravaganti mimiche facciali Jim debutta sul palcoscenico all’età di sedici anni imitando personaggi famosi come James Stewart, Michael Landon ed Henry Fonda. Dall’infanzia travagliata, raggiunse il successo nel 1994 interpretando con stile cartoon-demenziale il famoso “Ace ventura, l’acchiappanimali” e “The Mask” dando sfogo alla sua fantastica abilità espressiva. Da lì il suo percorso lo porterà ad interpretare svariati ruoli con comicità, a volte malinconica, che lo renderanno uno degli attori più amati di quest’epoca.
Nella nostra società attuale concordo con voi che non sempre è facile farsi una grassa e sana risata, per cui se nemmeno questi signori sono stati in grado di scalfirvi vi segnalo una pratica che sta prendendo piede recentemente, lo Yoga della Risata della quale parleremo in futuro.
Spero che sia stata per voi una buona lettura, secondo voi ci sono altre figure da segnalare? Fatemelo sapere lasciando come al solito i vostri fantastici commenti!
Qua la mano! Valeria