Le mestruazioni fanno parte della vita di noi donne, con tutti i disagi che comportano.
Chi non ha mai dovuto rinunciare ad una giornata al mare o in piscina costrette sulla riva da quello scomodissimo assorbente esterno? Oppure avere il pensiero di controllare che fine ha fatto quel maledetto cordino fissato agli slip in modi improbabili?
Che ci piaccia o no condizionano la nostra routine mensile ed a volte ci privano di esperienze piacevoli.
Inoltre l’acquisto di assorbenti usa e getta comporta una spesa non indifferente oltre ad un considerevole impatto ambientale.
Gli assorbenti sono infatti (come i pannolini per i neonati) dei rifiuti impossibili da riciclare e devono essere smaltiti come rifiuto indifferenziato.
Ma sapete che vi dico? È acqua passata! L’invenzione della coppetta mestruale è una vera e propria rivoluzione nel mondo femminile. Questo prodotto si sta diffondendo solo recentemente in Italia, ma in realtà il primo prototipo, originariamente in silicone, risale al 1937 e fu realizzato negli Stati Uniti da Leona Chalmers.
Si tratta di un piccolo imbuto realizzato in silicone medicale, quindi anallergico, che ha una durata media di 10 anni, ne esistono tre taglie in base alle caratteristiche della persona (età, parto naturale, quantitativo di flusso).
Vi allego questo video esplicativo della Dott.ssa Francesca Canegallo, ginecologa presso Aied Genova, che è un’ottima introduzione all’argomento e fornisce informazioni molto utili specialmente per i primi tempi. Nel video promuove Lybera, una marca specifica di cup, ma ovviamente metodologie e consigli valgono per qualsiasi altro brand.
Vediamo ora i pro e contro di questa innovazione, iniziamo dai vantaggi:
- La cup svolge la funzione di raccolta del flusso mestruale, che è decisamente meglio della funzione di assorbimento che svolgono i tamponi e gli assorbenti esterni. In questo modo, infatti, non viene eliminato il muco cervicale dalle pareti uterine, lasciando intatta la sua forte azione antibatterica che aiuta a prevenire irritazioni e infezioni;
- E’ facile da sterilizzare, basta farla bollire in acqua per un massimo di 7 minuti ed è pronta per l’uso;
- Pratica e comoda da inserire e rimuovere. Non scoraggiatevi se non riuscirete a trovare la posizione perfetta al primo colpo, per sentirsi totalmente a proprio agio generalmente si necessita almeno un paio di tentativi, ma una volta trovata la vostra dimensione state pur certe che non l’abbandonerete più! Come ben sappiamo, è importante osservare un’adeguata igiene e, anche se ha una tenuta massima che può arrivare a 8/9 ore, è consigliabile sciacquarla ogni 5/6 ore;
- Non fa sudare e quindi non assorbe l’umidità, questo comporta l’assenza di cattivi odori e posizionando la cup in maniera corretta il pericolo di sporcarsi è significativamente ridotto se non quasi nullo.
- Economica ed eco-friendly. Esistono varie marche di coppette e i costi oscillano più o meno dai 10€ ai 35€. Considerando che se tenuta correttamente una cup ha una durata decennale, direi che è un ottimo investimento! Ovviamente se tutte noi la utilizzassimo diminuiremmo significativamente drasticamente l’inquinamento ambientale!
Sebbene l’utilizzo della coppetta sia approvata dai ginecologi, sono presenti comunque un paio di controindicazioni:
- Ne è sconsigliato l’utilizzo, per circa 6 settimane, dopo un trauma che può essere causato da un aborto, un’operazione o semplicemente un parto naturale, in quanto la zona è più sensibile e delicata;
- Limita la pulizia di tutta la parete vaginale da parte del flusso mestruale, in quanto ne impedisce l’effettiva fuoriuscita;
- Un uso poco attento può portare al ristagno del sangue all’interno della cup, questo potrebbe favorire lo sviluppo di batteri e, in casi di scarsissima cura e igiene intima, provocare la sindrome da shock tossico (TSS), una grave malattia infettiva, in alcuni casi anche mortale, che è noto potersi verificare anche in seguito ad un cattivo utilizzo degli assorbenti interni.
Il tutto ovviamente può essere prevenuto avendo la giusta cura del proprio corpo a livello d’igiene intima personale e seguendo tutti i passaggi per una corretta sterilizzazione ed un giusto utilizzo della nostra nuova migliore amica!
Sono ormai quattro anni che utilizzo la coppetta mestruale e sebbene mi ci sia voluto qualche mese prima di sentirmi totalmente affine a questa soluzione, personalmente mi sento di consigliarla a tutte le donne, posso garantirvi che, una volta passato il rodaggio, indietro non ci tornerete! E voi la usate già? Se si come vi trovate? Invece se la conoscete ma non vi sentite attratte da questa novità qual’è il motivo? Attendo i commenti!
Qua la mano! Valeria
FONTI:
https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/19826-coppetta-mestruale
https://www.alfemminile.com/salute-benessere/coppetta-mestruale-s1603935.html
https://www.tuttogreen.it/coppetta-mestruale-cose-da-sapere/
2 comments:
Io l’ho conosciuta tempo fa e nonostante l’entusiasmo ho rimandato per un bel po’… Poi ho avuto un figlio e dopo 6 mesi (avevo trovato qursta indicazione, non 6 settimane) l’ho trovata x caso al supermercato e l’ho comprata… Poi ho avuto bisogno di un altro momento x convincermi effettivamente a provarla, ma dopo un paio di giorni, bum…. Un colpo di fulmine! Non la lascerò mai più! Penso sia la terza invenzione più utile per una donna (dopo la lavatrice e la lavastoviglie). Dopo quasi 3 anni( e un’altra figlia) continuo ad usarla e cerco di convincere tutte le mie amiche e colleghe a provarla… È solo questione di testa, ma una volta provata non la si lascia più!
Ciao Rossa!
Che dire non posso che essere totalmente d’accordo con te! Mi ha cambiato la vita!
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