Film di Stefano Cipani e trasposizione cinematografica del libro, autobiografico e omonimo, di Giacomo Mazzariol, “Mio fratello rincorre i dinosauri” affronta una tematica spinosa quale l’accettazione familiare della disabilità e lo fa con freschezza e genuinità, riuscendo così ad arrivare al cuore di tutti, adulti e ragazzi.
La disabilità è un evento critico che irrompe violentemente nella vita di una famiglia, modificandone gli assetti mentali, emotivi e relazionali. Dall’iniziale negazione della realtà, all’accettazione della disabilità, la strada è lunga e faticosa.
Queste difficoltà non si riscontrano solo nei genitori ma anche nei fratelli, che spesso non hanno la maturità emotiva necessaria e si trovano con le proprie risorse ad affrontare realtà più grandi di loro.
Ed è proprio questo aspetto che il film affronta attraverso la storia di Jack il cui fratello, Giovanni, ha la sindrome di Down.
Un’evoluzione graduale, e talvolta anche dolorosa, porta Jack a guardare al fratello senza paura e senza vergogna ma vedendolo per quello che è: una persona speciale e meravigliosa.
Citando le parole della madre di Jo, nel film Isabella Aragonese, “non sappiamo cosa Jo saprà o non saprà fare ma sappiamo che avrà bisogno di quello di cui abbiamo bisogno tutti: amore, amicizia”.
Ecco quindi che ancora una volta, dopo il successo di Wonder, una pellicola ci ricorda che dietro alla disabilità ci sono persone, persone a 360 gradi.
Vi lasciamo con il trailer del film
https://www.youtube.com/watch?v=HTJ5-MwuZwI
e la dolcissima intervista a Giacomo Mazzariol.
https://www.youtube.com/watch?v=-Y8N4y5YzU0
Barbara
One comment:
È molto coraggioso un film come questo, soprattutto in un’epoca dove i bambini vengono uccisi nella pancia della mamma per motivi ben più futili!
Siamo tutti a urlare che accettiamo il diverso e quando possiamo farlo non lo facciamo. Se c’è stata una bellissima cosa nella mia scuola elementare era di avere 5 bambini con diversi tipi di handicap che venivano a turno nelle classi “normali” a fare lezione (e gioco a ricreazione) con tutti gli altri bambini… Dobbiamo imparare dai bambini come fare con il “diverso”…
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