Come possiamo imparare ad osservare con un occhio più attento i disturbi dei nostri bambini ed individuare precocemente situazioni disfunzionali, al fine di poter orientare al meglio lo sviluppo del piccolo?
È importante imparare ad osservare il corpo, la postura, il movimento dei nostri bambini, elementi che ci possono fornire importanti segnali circa la loro salute ed il loro benessere globale.
In questo nostro primo incontro parleremo di cos’è la postura, negli articoli successivi vedremo in modo più dettagliato e pratico consigli e accorgimenti che mamme e papà possono seguire per osservare lo sviluppo posturale e la salute generale del proprio bambino.
La postura di un individuo è il risultato di molteplici aspetti che si possono raggruppare in tre grandi fattori: strutturale, biochimico, psichico.
• Il fattore strutturale viene determinato dal modo con cui il corpo si posiziona nello spazio, grazie a complessi meccanismi neurologici e al supporto del sistema muscoloscheletrico.
• Il fattore biochimico viene determinato dal metabolismo cellulare e dalla funzionalità degli organi interni.
• Il fattore psicologico viene determinato dal modo con cui il corpo si adegua ai cambiamenti emotivi vissuti nella quotidianità, ai sentimenti, alle modalità con cui si interpretano i comportamenti personali e quelli altrui.
In base al modo con cui si integrano questi tre fattori, la postura dell’essere umano è in costante e progressiva modificazione.
Da questi presupposti, è possibile comprendere quanto corpo e mente siano un tutt’uno integrato, il rapporto mente-corpo-comportamento rappresenta una triade inscindibile. Ogni processo psichico determina sempre reazioni fisiche (come contrazioni muscolari in diversi distretti del corpo, modificazioni del ritmo respiratorio, del ritmo cardiaco, della temperatura, della pressione, della secrezione ormonale ecc.) e comportamentali (espressioni gestuali, espressioni mimiche, espressioni linguistiche e paralinguistiche, ecc.).
Quando la mente lotta direttamente contro il corpo, essa risulta sempre perdente, perché il corpo è più forte. Per esempio, se la mente decide di scalare una montagna ma il corpo si rifiuta, la montagna non verrà scalata e l’individuo entrerà in tensione. La mente deve arrendersi alle esigenze corporee perché queste sono prioritarie, più importanti, più forti.
Il corpo ha i suoi tempi, i suoi ritmi e la mente li deve rispettare.
Spesso si nega al corpo il dovuto riposo e lo si costringe a ritmi stressanti. Questo equivale ad una dichiarazione di guerra dall’esito scontato.
Le tecniche di rilassamento, per esempio, agiscono come mediatori di pace tra le parti in conflitto. Infatti quando i muscoli si distendono, il sistema ipotalamico-ipofisario autorizza i capillari a rilassarsi, il sangue a pervadere le fibre muscolari, a nutrire le cellule, a portare via i prodotti della “combustione” cellulare.
Queste operazioni aumentano il benessere dell’individuo.
I rispettivi ritmi della mente e del corpo si allineano e si unificano, creando una circolazione sinergica delle energie… lo dicevano già gli antichi:
“mens sana in corpore sano”
Con questa famosa massima ti salutiamo, dandoci appuntamento al prossimo articolo.
dott.ssa Delbono Alice – dott. Stefano Grassotti
One comment:
Avendo due bambini piccoli non vedo l’ora di conoscere il seguito…
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