Come si festeggia la primavera (parte 2)

Ecco ci qui per continuare il nostro viaggio attraverso usanze più o meno antiche attraverso le quali si festeggia l’arrivo della primavera!

Restiamo ancora un attimo in asia e parliamo della…

Thailandia

Qui si festeggia il Songkran che è il capodanno buddista e viene celebrato verso la metà di aprile. Usanza vuole che durante questo periodo (3 giorni) le attività siano quasi tutte chiuse si faccia visita ai templi. Il primo giorno (Wan Sungkham Long) equivale al nostro 31 dicembre e in questo giorno si pulisce e purifica la casa e ci si reca al tempio per lasciare delle offerte.
Il secondo giorno (Wan Nao) ci si reca al tempio portando della sabbia a simboleggiare la costruzione e il mantenimento di nuovi templi, con questa sabbia vengono realizzati dei santuari che vengono successivamente decorati.
Il terzo giorno (Wan Payawan) è ufficialmente il primo giorno dell’anno per i buddisti e si portano offerte alle statue di Buddha che vengono anche lavate con acqua profumata al gelsomino. L’acqua è un sibolo molto importante in questa festività simboleggia infatti la purificazione, il portare via la sfortuna ed il cattivo karma.
Piccola curiosità: oltre a queste usanze antichissime nel tempo la festa si è trasformata in un enorme battaglia a colpi di acqua sparata da delle pistole colorate, si utilizzano a questo scopo migliaia di litri d’acqua e vengono addirittura impiegati dei pick up sui quali vengono caricati barili colmi che servono per ricaricare le “armi”.

Uzbekistan

Il Navruz (nuovo giorno) in antichità prevedeva che i re persiani indossassero una corona su cui era rappresentata l’immagine dei cicli solari e in quest’occasione distribuivano doni ai cittadini. Oggi si festeggia con canti e balli coloratissimi.

Europa

Spagna

La festa delle Fallas è stata dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità per l’Unesco data la sua popolarità ed importanza a livello culturale a livello internazionale.
Si svolge a Valencia dall’ultima domenica di febbraio fino al 19 marzo il culmine dei festeggiamenti però è nell’ultima settimana. Una delle attrazioni che attirano maggiore pubblico si chiama mascletà e consiste in uno spettacolo pirotecnico assordante in cui vengono fatte scoppiare vale fila di petardi, si tiene dal 1 al 19 marzo alle 14.00. Il vero fulcro della festa però sono i carri (realizzati con materiale combustibile) che vengono realizzati da artisti e scultori locali e che rappresentano l’attualità valenziana, il costo delle opere viene sostenuto da organizzazioni apposite. Ci si presenta in gara con ben due opere una “maggiore” e una “minore” sia i cittadini che i turisti sono chiamati a votare le crazioni.
Il culmine dei festeggiamenti si nelle notti del 18 e 19 marzo.
La notte del 18 viene chiamata, non a caso, nit del foc ed in questa occasione si esprime tutto l’amore dei valenziani per gli spettacoli pirotecnici, infatti per le strade tutti scoppiano petardi aspettando la mezzanotte dove si può assistere allo spettacolo vero e proprio che dura ben mezz’ora!
Il 19 invece abbiamo la Cremà dove tutti i carri vengono bruciati creando enormi ed altissimi falò soltanto un dei minori viene risparmiato, il preferito di paesani e turisti, e viene poi conservato in un museo a loro dedicato.

Dal punto di vista religioso durante questa festa si fa omaggio alla Virgen de los Desamparados in una piazza a lei dedicata dove le donne sfilano con i vestiti tipici della festa e adornano la madonna con i fiori che vanno a formare un mantello.

Non perdete i prossimi appuntamenti di questo viaggio e rallegriamoci, ormai la primavera è vicina!

Alla prossima, vostra T.

Questo sito utilizza strumenti propri o di terze parti che salvano dei piccoli files (cookie) sul tuo dispositivo. Questi cookies di tipo tecnico, come Google Analytics servono per generare report e statistiche, i dati sono anonimi, tutto questo per e poterti offrire un servizio sempre migliore.

Abilitare i cookies ci permette di offrirti un servizio migliore