Kitsune: lo spirito volpe (prima parte)

Oggi diamo il via ad una nuova rubrica dedicata al Giappone!

Vi presenterò, nel corso di vari articoli, le figure più rappresentative o curiose che popolano il folclore di questo paese e chissà che non si scoprano delle similitudini con la superstizione in Italia.

Ho deciso di partire dalla mia preferita, la Kitsune, un demone volpe che è forse la figura mitologica più conosciuta in occidente. Specifico subito che la parola “demone” non ha l’accezione negativa che conosciamo ma bensì indica qualcosa di molto alto e spirituale, ecco perché è possibile imbattersi in questi due termini, demone volpe oppure spirito volpe.

Le origini della Kitsune sono misteriose e non hanno una collocazione precisa, il motivo è molto semplice, questa figura eterea è presente in tutta la cultura orientale. Se ne possono trovare rappresentazioni sia in tempi antichi in Cina che in Corea.

Le caratteristiche

La Kitsune è un’entità che ha le sembianze di una volpe, scaltra ed intelligente, qui potrete notare che anche nella cultura occidentale quest’animale rappresenta l’acume e la furbizia.
Oltre a questo, lo spirito ha la capacità di assumere le sembianze di bellissime donne (mai anziane) che ammaliano e seducono con la loro eleganza, modi di fare, e savoir-faire.
Sono esseri longevi e più invecchiano maggiore diventa il loro potere, questo poi è visibile anche attraverso il numero delle loro code che si racconta possano arrivare fino a nove. A questo punto il pelo della kitsune muta e diventa di un bianco candido, argenteo oppure dorato.
I poteri non finiscono qui, infatti sono in grado di appiccare o sputare fuochi, creare illusioni, entrare nei sogni, si dice inoltre che possano piegare il tempo e lo spazio.

kitsune con la sua Hoshi no Tama

Quando la Kitsune si trasmuta in un qualsiasi essere deposita metà del proprio potere in una Hoshi no Tama (sfera della stella) e si racconta che in caso di perdita della stessa, questa debba mantenere fede alle promesse fatte nella vita altrimenti scenderebbe di rango e perderebbe quindi una delle sue code. Se la sfera dovesse finire in mani umane la Kitsune dovrebbe sottostare ai suoi ordini senza recriminare fino a quando ne resterà in possesso.

Il bene e il male

Non è chiara la natura di questo spirito, si dice sia benevolo e sfrutti i suoi poteri per il bene altrui e la si collega al kami (divinità shintoista) della fertilità e del riso Inari che in giappone è facile incontrare all’ingresso dei templi.
Il più famoso è il Fushimi inari taisha ben più noto per i “tori” rossi sotto i quali è possibile camminare e godersi la tranquillità di una scalata montana dopo aver visitato il tempio.
Questa è stata mie tappe preferite quando feci il mio primo viaggio in Giappone, l’atmosfera che si respira in questo luogo è davvero magica pare quasi che il potere attrattivo delle Kitsune ti ipnotizzi tanto da non voler tornare a casa, o almeno questo è successo me. Ad ogni modo le kitsune “buone” prendono il nome di Zenko.

i tori del Fushimi inari taisha

Di natura opposta invece troviamo le Yako o Nogitsune che rappresentano la parte negativa. Alcune persone credono che il demone abbia una natura malevola proprio a causa della sua abilità nel camuffarsi, del penetrare nei pensieri e sogni. Guarda caso in antichità affermare che si era stati “posseduti” da una Kitsune era un ottima spiegazione per le malattie mentali.
In più per molti la Kitsune in realtà si nutre della forza vitale dell’ospite prosciugandolo fino alla morte.

raffigurazione di una possessione

Ci sono moltissime tradizioni legate alle kitsune e in base a queste cambiano anche i poteri di cui sono proprietarie, se ne contano 13 classi.

Curiosità

Si dice che basti guardare bene il volto di una persona per capire se posseduta da una kitsune o se ella stessa lo è. Infatti i tratti risulterebbero allungati proprio come quelli dei canidi.
Le kitsune sono golose di tofu ecco perché in Giappone esiste un piatto che pare dedicato proprio a loro, il kitsune udon. Spaghetti in brodo fumanti con verdure e una fetta di tofu fritta in cima per guarnire. Ho provato spesso a replicare la ricetta e ho potuto mangiarlo in Giappone…. che dire, le capisco! Spesso preparare questo piatto era un ottimo modo per stanarle!

Vi lascio una ricetta nel caso in cui voleste cimentarvi QUI

Vi aspetto nella seconda parte di questo articolo con una piccola leggenda e altre curiosità!

A prossima, vostra T

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