Per questo lunedì ho scelto un haiku che può essere letto in molti modi, esattamente come la realtà che ci circonda oggi.
Molte sono le interpretazioni che possiamo dare ai gesti, alle parole e azioni degli uomini, e la verità? È del tutto soggettiva come soggettivo è ciò che questi gesti, parole e azioni lasciano.
Si dice che non c’è insegnamento senza errore, che dall’errore deriva un apprendimento più rapido e duraturo. Nel caso della storia dell’uomo non mi pare accada lo stesso.
Questo è l’haiku.
La storia degli uomini è fatta di moltissimi stagni e rane che hanno lasciato dietro sé, nel positivo e nel negativo, strascichi, piccoli e grandi terremoti concentrici. Questi sconvolgimenti dovrebbero restare ed invece, riecheggiano solo per un po’ e poi sfumano.
Come un sasso donato al riflesso del cielo, le nostre esperienze, le nostre storie affondano e vengono distorte dalle increspatura a pelo d’acqua.
Occorre qualcuno che mantenga l’eco udibile molto più a lungo. Occorre qualcuno che porti avanti la realtà. Occorra qualcuno che non sia uomo.
Chissà, forse una rana ci salverà.
Alla prossima vostra T.