BA DUAN JIN: la seconda forma

Dopo aver analizzato la prima forma della sequenza del Ba Duan Jin, in questo articolo proseguo con la spiegazione dettagliata della seconda forma.

ZUO YOU KAI GONG SHI SHE DIAO

Tradotto in italiano è “tendere l’arco da entrambe le parti simulando il tiro verso un rapace“. Secondo la MTC con questo esercizio si lavora principalmente sul fegato, il polmone e l’intestino crasso.

Infatti compiendo la rotazione del busto verso sinistra andiamo a stimolare e quindi massaggiare il fegato che, secondo la MTC, si occupa della produzione della Wei Qi, l’energia difensiva che circola al di fuori dei meridiani (tra la pelle e i peli) che ha la funzione di proteggere il corpo dalle aggressioni esterne, ovvero:

  • Feng, il Vento: l’energia della primavera, tende ad attaccare la parte superiore del corpo e l’organo correlato è il Fegato. Può provocare cefalea, mal di testa, torcicollo e contratture muscolari.
  • Han, il Freddo: l’energia dell’inverno, tende a far ristagnare e rallentare l’energia nel corpo in riferimento soprattutto alla parte bassa. Se il soggetto è sano e la Wei Qi è solida, questo tipo di aggressione tenderà a provocare dei semplici malanni superficiali (es. raffreddore, influenza), mentre un individuo indebolito subirà un attacco agli organi in profondità. L’organo correlato è il Rene.
  • Re, il Calore: l’energia dell’estate, tende a distruggere ed infiammare se l’attacco è esterno. Se il calore è provocato dall’interno del corpo viene chiamato Huo, Fuoco, provocando stati d’ansia (Ministro del cuore) e panico (Cuore Centro). L’organo correlato è il Cuore.
  • Shi, l’Umidità: l’energia della quinta stagione (o mezza stagione), tende ad impastare e ristagnare l’energia, è molto difficile da trattare come fenomeno. Uno dei disturbi provocati, per esempio, sono i reumatismi e sotto l’aspetto emotivo, essendo collegata alla Milza, indica eccesso di pensiero, rimuginazione. Se l’umidità riesce a penetrare in profondità nell’organo provocherà la formazione di catarri (Tan), i quali, se accompagnati dal freddo saranno bianchi e filanti, mentre se accompagnati dal calore saranno giallastri ed adesi.
  • Zao, il Secco: l’energia dell’autunno, tende ad seccare e consumare i liquidi nel corpo, infatti le mucose ed il Polmone, che ama essere umidificato e purificato, ne risentono maggiormente.

Da notare che, questi eventi atmosferici non sono né positivi né negativi, nella giusta dose sono tutti utili al nostro corpo, al contrario dal momento in cui ci sarà uno squilibrio energetico, quindi diventano prevaricanti (Xie Qi), avremo delle ripercussioni sull’organismo.

Compiendo la rotazione del busto verso destra andremo a stimolare e massaggiare il polmone, che si occupa della trasmissione degli ordini imperiali (del cuore) a tutti gli organi grazie al respiro. Infatti questi movimenti sono un vero toccasana per chi soffre di problemi respiratori (asma, bronchite, enfisema, ecc.).

Con l’allungamento delle braccia andiamo a lavorare e “stretchare” i meridiani di Polmone (il pollice è il suo punto di arrivo) ed Intestino Crasso (l’indice è il suo punto di partenza).

Altri effetti benefici in generale sono il rafforzamento generico dei muscoli, il miglioramento della vista, dal momento che dobbiamo tenere lo sguardo fisso e concentrato su un “bersaglio”, e della flessibilità di polsi e dita lavorando sui tendini. Ovviamente la colonna vertebrale con questi esercizi si rafforza e distende sciogliendo tensioni in zona cervicale migliorando anche la postura.

Vediamo ora tutti i movimenti da eseguire per praticare correttamente questa tecnica. I movimenti descritti sono associati alla fase respiratoria che indico in grassetto. La postura Mapu sarà, per quanto riguarda gli arti inferiori, il nostro riferimento principale. Partendo dalla postura di base:

Inspirazione

  1. Divaricare le gambe più della larghezza delle spalle, le ginocchia sono leggermente flesse.
  2. Incrociare gli avambracci portandoli verso il petto con i palmi delle mani verso l’interno.

Espirazione

  1. Flettere gli arti ed affondare (sedersi) seguendo la linea centrale mantenendo la schiena dritta.
  2. Allungare il braccio sinistro verso il medesimo lato. Le prime due falangi delle dita medio, anulare e mignolo sono richiuse su loro stesse (non chiudendole “a pugno” otterremo un lavoro più efficace dei tendini coinvolti), mentre l’indice ed il pollice formano una “L”, il gomito punta verso il basso. Il braccio destro, in linea con le spalle, simula l’azione di “tendere” la corda dell’arco. Qui indice, medio, anulare e mignolo hanno le prime due falangi ripiegate su loro stesse mentre il pollice è appoggiato sulla parte laterale della mano (quasi come fosse la zampa di un giaguaro).
  3. Mantenere lo sguardo fisso e concentrato verso la mano sinistra cercando di non sbattere le palpebre.

Apnea

  1. Mantenere la posizione per qualche secondo a vostra discrezione cercando comunque di non restare né troppo, né troppo poco.

Inspirazione

  1. Rivolgere lo sguardo verso destra.
  2. Distendere il braccio destro verso la medesima direzione rilassando la mano ruotandone il palmo verso il basso.

Espirazione

  1. Slanciare leggermente la gamba sinistra per tornare nella posizione di partenza.

Ripetere a specchio dall’altro lato.

RIPETERE LA SEQUENZA IN TUTTO SEI VOLTE, TRE VOLTE PER LATO

La respirazione ideale per eseguire gli Otto Pezzi di Broccato è quella inversa, che descrivo in questo articolo, ma se siete dei neofiti potete tranquillamente respirare in modo naturale.

Siamo giunti alla fine di questo articolo, attendo come sempre i vostri commenti e le vostre sensazioni in merito all’argomento. Buona Pratica!

Un ringraziamento doveroso alla mia insegnante di Tai ChiQi Gong e Shaolin, Ambra Vielmi, presso l’A.S.D. Team Tigre Bianca di Darfo Boario Terme e Gabriele Filippini, il mio maestro di Tuina e Qi Gong presso l’associazione WuWei di Brescia.

Qua la mano! Valeria

Foto: http://www.iwua.it/ba-duan-jin/

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