Eccoci qui per la seconda parte dell’articolo riguardo questa meravigliosa creatura mitologica tutta orientale, la kitsune, uno spirito/demone dalle sembianze di una volpe capace di trasmutarsi in una donna dalla bellezza disarmante.
Se ve la siete persa, ecco la prima parte
Oggi vi parlerò delle kitsune e degli eventi legati alla loro presenza.
In Giappone infatti esistono tantissime spiegazioni per alcuni eventi naturali e non che si legano a queste figure.
Kitsune no yomeiri
Vi è mai capitato di stupirvi di vedere cadere la pioggia con il sole?
Ecco in Giappone in quei momenti si dice si stia svolgendo il Kitsune no yomeiri ovvero il “Corteo di nozze delle volpi”. Questa credenza ha più spiegazioni, la prima è che un bel pomeriggio di moltissimo tempo fa, al tramonto quattro commercianti di ritorno dai loro affari video un corteo che però una volta avvicinatosi si rivelò essere una serie di fuochi fatui che rivelano appunto la presenza delle kitsune.
La seconda risale al periodo Horeki (1760 d.c. circa) quando nei pressi di un palazzo della famiglia Honda i paesani videro un gran viavai di lanterne ed oggettistica varia. Nessuno si allarmò perché si pensò ad un sontuoso e lussuoso matrimonio. L’indomani però si scoprì che nessuno della famiglia Honda aveva celebrato delle nozze.
Kitsunebi
Questo è il nome della sfera luminosa/fuoco fatuo che accompagna da sempre le Kitsune, anche in questo caso le leggende a testimonianza della loro esistenza sono varie.
La prima vede protagonista un pescatore del villaggio Kawame, una mattina mentre era intento nella sua attività vide in lontananza un fuoco di volpe. Quando fu abbastanza vicino lanciò su di esso una delle sue reti. A quel punto la kitsune si rivelò scappando via e lasciando lì il suo kitsunebi che apparì all’uomo come una pelliccia che emanava un intenso bagliore. Che fosse di una kitsune a nove code? Chi lo sa!
Ad ogni modo la sera un messaggero di un facoltoso signore fece visita al pescatore dicendogli che il suo padrone voleva vedere la pelliccia in questione il giorno dopo alle 8.00. Non potendosi recare a palazzo quell’ora decisero di comune accordo di andarci subito. Durante il tragitto essendo molto buio, il messaggero chiese di poter illuminare il sentiero grazie al fuoco fatuo. Dopo un breve tragitto e aver manipolato la pelliccia per un po’ in men che non si dica il messaggero si rivelò essere una kitsune. Con uno scatto si dileguò con la sua brillante pelliccia e l’uomo rimase impressionato dalla sua velocità. Si dice che sembrasse volare.
Kitsunetsuki
Questo è il nome che viene dato a chi viene “posseduto da una volpe”.
Si racconta di un uomo che viveva a Honjo e che divenne improvvisamente troppo rumoroso. I parenti, non sapendo che fare, provarono a somministrargli una medicina datagli da un anziano ma l’uomo si rifiutava con tutte le sue forze di assumerla. Non poterono fare altro che macinarla e mescolarla alla zuppa di miso, l’uomo la bevve e dopo essere svenuto tornò in sé.
Si racconta di altri rimedi ben più strani, ovvero, cospargere le persone possedute con macinato di balena e far leccare poi la carne ad un cane (le kitsune ne sono terrorizzate), o ancora chiedere aiuto ai samurai che pare riescano ad avere la meglio sullo spirito terrorizzandolo con lo sguardo.
Kitsune no kaze
Il vento della volpe è presagio di qualcosa di terribile. Quando si viene investiti da questo vento ci si ammala terribilmente, è una sorta di maleficio o malocchio.
Si dice però che sputando tre volte dopo che questo ci ha investiti scongiuri il maleficio.
Per restare nel macabro nella zona di Saga si diceva che era buona cosa staccare subito la lingua ad una volpe dopo averla catturata, e addirittura era ancora meglio ingerirla appena tagliata. Questo avrebbe impedito alla volpe di tramutarsi in umano e se fosse comunque riuscita a farlo non avrebbe potuto parlare e prendere il controllo dei presenti.
Conoscevate uno di questi eventi legati alle kitsune?
Vi aspetto con la terza parte dell’articolo che vi parlerà di questa figura mitologica ai giorni nostri!
La storie delle kitsune continua!
A presto, vostra T.