Le Mudra nell’arte. Un viaggio insieme a me attorno al mondo.

Le Mudra sono configurazioni delle mani, delle posizioni, che hanno un significato specifico. Sono usate nello yoga e nel Buddhismo tibetano con significati spirituali.

Pare che esse siano nate come un vero e proprio linguaggio, usato dalle persone per comunicare e che poi si siano evolute all’interno della danza, dell’arte e della religione.

Oggi secondo lo yoga esse veicolano l’energia dell’universo nel nostro corpo per ottenere benefici specifici. Nel Buddhismo tibetano supportano la meditazione e rappresentano ancora un vero e proprio linguaggio gestuale.

Appunto per questo è possibile identificare il significato di alcuni dipinti buddhisti (ma in realtà anche induisti) dal segno riprodotto dalle mani da parte della divinità rappresentata.

Durante il mio viaggio in Nepal rimasi profondamente affascinata dai dipinti induisti e buddhisti e in particolare dalla ricchezza proveniente dal fatto che mi venissero svelati i significati dei simboli in essi presenti. Appunto per questo vorrei condividere ciò che ho scoperto, in modo che anche voi possiate accedere ai significati “nascosti” nelle meravigliose opere orientali.

Kamakura, Giappone.

Ecco quindi alcuni Buddha con le loro relative Mudra che ho incontrato in Nepal ed in Giappone.

Tempio delle scimmie, Kathmandu.

Vidi questa statua presso il tempio delle scimmie a Kathmandu.
Quando vedete un Buddha rappresentato in questo modo, con una mano a toccare terra e l’altra aperta, a palmo in su all’altezza del bacino, questo è un Buddha che sta lottando contro il Mara, contro le tentazioni e sta raccogliendo la forza dalla madre terra per riuscire nell’impresa. A un buddhista ricorda di seguire il precetto del “non attaccamento”.

Kyoto, Giappone.

Questo Buddha invece si trova a Kyoto in Giappone. Di persona è davvero una scultura possente (una di quelle che mi ha colpito maggiormente) ed è possibile visitarne l’interno. In questo caso la mano destra è appoggiata sopra la sinistra ed i palmi sono rivolti verso l’alto. Vi potrà capitare di vedere che i due pollici si tocchino. Questa posizione rappresenta la concentrazione durante la meditazione e ricorda un evento nella storia del Buddha in cui egli rimase in meditazione per un periodo molto lungo. Nell’ottuplice sentiero, che ogni bravo buddhista dovrebbe seguire, è presente anche la retta meditazione e questa raffigurazione rappresenta proprio questo.

statuetta di Buddha benedicente

In questo caso il Buddha sta benedicendo il Sangha, la comunità dei suoi fedeli e li libera dalla paura. Il Buddha ha due mani alzate, con le dita verso l’alto.

Tempio del cielo, Cina.

Quando invece solleva solo una mano e il Buddha si presenta seduto, indica il primo insegnamento che diede ai suoi discepoli subito dopo l’illuminazione (le quattro nobili verità). Questa foto non l’ho scattata personalmente, raffigura una statua che si trova presso il tempio del cielo a Pechino.

Questo è uno dei miei Buddha personali, comprato da un artigiano nepalese

Il simbolo dell’insegnamento è anche rappresentato attraverso la congiunzione del pollice e dell’indice con le restanti dita sollevate verso l’alto. In questa statuetta che ho avuto in dono da mio padre durante il nostro viaggio, il Buddha mi ricorda proprio di seguire i suoi insegnamenti.

Shanti Stupa, Nepal.

Potreste anche trovare il Buddha rappresentato con le mani all’altezza del cuore, entrambe nella posizione dell’insegnamento e congiunte tra loro: questo simbolo rappresenta il fatto che gli insegnamenti del Buddha arrivino direttamente dal suo cuore. Questo Buddha, che ho trovato sempre in Nepal, si trovava su una costruzione molto bella, lo Shanti Stupa, che è stata pesantemente danneggiata dal terremoto del 2015.

bangkok, Tailandia

Se le mani sono sempre sul petto ma semplicemente la destra è posata sulla sinistra: in tal caso il Buddha è in contemplazione. Sta osservando attorno a sé senza giudizio.
Non ho trovato nessuna foto tra quelle che ho scattato io nel corso dei miei viaggi ma sul web ho trovato questa che ritrae una bellissima raffigurazione dorata del Buddha in Thailandia (luogo che spero di visitare presto!).

Tempio induista, Kathmandu, Nepal.

Il Buddha può poi recare in mano alcuni oggetti. In questa foto (di un sito induista nepalese) il Buddha al centro porta tra le mani il contenitore delle offerte.

Kamakura, Giappone.

Potrà capitarvi di vederlo anche tenere un contenitore differente, simile ad una ciotola. In questo caso la ciotola contiene erbe medicinali ed ha quindi significato di guarigione.

Museo d’arte, Kathmandu

Questi sono sicuramente i più diffusi, sono però molti gli oggetti che il Buddha può avere tra le mani oppure accanto a sé o ai suoi piedi ed ognuno ha un significato preciso ma meriterebbero una trattazione a parte ed un articolo specifico.

Come potete notare anche le statue induiste fanno largo uso delle Mudra (Chiedo scusa per la faccia comatosa che ho in questo scatto ma ero abbastanza provata).

Le mudra sono davvero tantissime, ma come vi accennavo, ho preferito portarvi le principali, quelle più diffuse. Considerate poi che non solo la posizione delle mani ma anche quella dei piedi, il modo in cui è seduto, il fatto che invece sia sdraiato o stia camminando (nella iconografia induista anche il colore della sua pelle) sono simboli che hanno significati ben precisi! Se avessi affrontato tutti questi aspetti in un solo articolo sarebbe risultato incredibilmente lungo e forse anche un po’ tedioso.

Fatemi sapere nei commenti se vorreste approfondire i simboli nell’arte buddista ed induista oppure affrontare le Mudra all’interno della pratica meditativa.

Intanto spero di avervi intrattenuto e che questo articolo
sia risultato per voi interessante.

Un grande abbraccio,

Barbara.

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