“Quando un pensiero ti domina lo trovi espresso ovunque, lo annusi persino nel vento”
Thomas Mann
Talvolta sottovalutiamo il peso che il pensiero ha su di noi. Il modo in cui lo articoliamo (semanticamente parlando) si ripercuote direttamente sul modo di vedere noi stessi, gli altri ed il mondo che ci circonda. In ambito medico si sta persino indagando sugli effetti che il pensare “negativo” abbia a livello fisico. Pare infatti che determini una minore resistenza alle malattie e acceleri l’invecchiamento cellulare.
Ecco qui di seguito alcuni meccanismi mentali dannosi e dei pensieri esemplificativi nemici della nostra serenità.
La pretesa
“Tutti mi devono rispettare”
Pretendere qualcosa non è mai il modo giusto per ottenerla e raggiungere i propri obiettivi.
Ora veniamo ad analizzare il pensiero nello specifico “Tutti mi devono rispettare”.
Per quanto pensiero legittimo, formulato in questo modo rappresenta una pretesa irrealizzabile. Nella vostra vita vi capiterà di incontrare chi non vi rispetta, non vi ama o non vi apprezza: pretendere che accada il contrario genererà in voi solo rabbia e frustrazione.
Pensiamo invece:
“Vorrei che le persone mi rispettassero. Farò ciò che posso per migliorarmi ma non esigerò di piacere a tutti”
L’esagerazione
“Tutti sono sempre cattivi con me”
Si tratta di quel genere di pensieri attraverso cui si falsa la realtà esagerandola ed esasperandola.
Questo tipo di pensiero “Tutti sono sempre cattivi con me!” , per esempio, è una distorsione del modo di vedere il rapporto con gli altri.
Proviamo a chiederci:
“Perché sono convinto che gli altri non mi amino? È davvero così? È possibile che mai nessuno nella mia vita mi abbia trattato con gentilezza?”
Svalutazione
“Non riesco mai a fare niente!”
La svalutazione può riguardare noi stessi o gli altri. Eccone un esempio.
Dirsi “Non riesco mai a fare niente” significa formulare un pensiero caratterizzato oltre che dall’esagerazione ed esasperazione negativa di un’idea che non può corrispondere al vero, anche da una svalutazione del proprio sé. Quel “mai” e quel “niente” feriranno come lame la vostra autostima impedendovi di mettervi in gioco e creando un circolo vizioso da cui sarà impossibile liberarsi a meno che non decidiate di cambiare atteggiamento.
Proviamo piuttosto a pensare:
“Questa volta non sono riuscito in questa attività, come potrei fare meglio?”
Interpretazioni falsate
“Se non mi fa regali vuol dire che non tiene a me”
Spesso ci convinciamo che il nostro modo soggettivo di vedere il mondo sia l’unico possibile, quando invece basterebbe cercare di vedere la situazione da un altro punto di vista.
L’ esempio fatto è banale ma abbastanza calzante. In amore così come in altri tipi di relazioni (lavorative o amicali) diamo una motivazione al comportamento altrui senza neppure interpellare l’altra persona a riguardo. Ricordiamoci infatti che ognuno di noi può manifestare l’affetto in modo differente (seppur sempre nel rispetto dell’altro) e che piuttosto che generare un inutile conflitto è sempre meglio cercare il dialogo.
Proviamo a decentrarci, a metterci nei panni degli altri o, semplicemente, a uscire dai nostri schemi di pensiero quasi fosse un gioco, ne usciremo arricchiti e con un più alto livello di consapevolezza.
“C’è un altro modo di vedere questa cosa? Quale sarà il suo punto di vista a riguardo?”
Sperando di aver suscitato la vostra riflessione, vi saluto e…alla prossima Mind Pills!
Per approfondire:
http://consulenzanaturale.com/il-pensiero-negativo-perche-e-nocivo/
Barbara