Quale stile cognitivo sei?

Per stile cognitivo si intendono le modalità con cui un individuo preferisce elaborare le informazioni e, di conseguenza, le strategie che utilizza per imparare. La consapevolezza degli stili cognitivi è estremamente utile sia per lo studente nella consapevolezza del proprio apprendimento e del proprio metodo di studio, sia per l’insegnante nell’impostare la propria lezione così da essere maggiormente efficacie.

Prima di elencare gli stili cognitivi principali è bene sottolineare che:

1.Non esiste una tipologia che sia migliore dell’altra ma che si dimostrano tutte avere aspetti positivi ed altri critici

2.Nella descrizione tra due stili “opposti” potreste non riuscire a rispecchiarvi nettamente in uno o nell’altro. Questo perché spesso le nostre propensioni possono essere più o meno accentuate.

3.L’insieme degli stili cognitivi, delle propensioni in cui vi rivedete maggiormente vi darà un’idea abbastanza chiara di come preferiate portare a termine un compito o una attività e quindi di come imparate ed apprendete.

GLOBALE O ANALITICO?

Per cominciare si può possedere uno stile cognitivo globale oppure analitico. Possedete uno stile globale se avete la tendenza ad affrontare una attività nella sua totalità, partendo dalle caratteristiche generali ed arrivando via via ai particolari, ai dettagli. Al contrario se preferite concentrarvi sui singoli elementi e dettagli del compito per poi giungere ad una visione di insieme il vostro stile cognitivo è analitico.

Provate per esempio a disegnare un rettangolo inclinato a 45° (circa, non è un test di geometria tranquilli) e poi all’interno disegnate una linea verticale. Come avete disegnato la linea? Rispetto al foglio o alla figura inclinata?

VERBALE O VISUALE?

Lo stile visuale è tipico di un individuo che privilegia l’osservazione e quindi viene maggiormente attratto dagli stimoli visivi come immagini, grafici e mappe. Ama evidenziare le parole chiave ed associa una parola all’immagine quando pensa. Potrebbe capitarvi ad esempio mentre ripetete le informazioni di un libro di rivederne la pagina o le immagini presenti in quel capitolo. Al contrario, lo stile verbale porta a concentrarsi sulle parole dell’insegnante, preferisce riassumere o ripetere più volte per imparare i contenuti e nel suo cervello una parola si associa ad un’altra o ad un’altra frase per rimanere in memoria. Se appartenete a questo stile è probabile che mentre esponete l’argomento vi torni alla memoria la voce del vostro docente, la vostra mentre ripetevate oppure le frasi che sono state usate per spiegarvi quel concetto.

Pensate a tre oggetti da portare su un’isola deserta. Avete pensato alle immagini di quegli oggetti o alle parole che li rappresentano?

IMPULSIVO O RIFLESSIVO?

In pratica tendete a esaminare tutte le alternative prima di decidere, approfondendo, oppure tendete a decidere rapidamente? Lo stile impulsivo privilegia le attività e gli stimoli nuovi, tendenzialmente ama intervenire anche se costruisce le proprie argomentazioni mentre le sta esponendo; lo stile riflessivo ha bisogno di rimanere su una attività più a lungo per poterla analizzare e non si sente sicuro fino a che non ha la percezione di averne osservato tutti gli aspetti.

Guarda l’immagine e trova la coppia di immagini uguali. Hai risposto subito nella tua mente oppure prima di farlo hai ricontrollato tutti i dettagli magari più volte?

SISTEMATICO O INTUITIVO?

Allo stesso modo potreste, mentre pensate, procedere prendendo in considerazione una variabile alla volta, lentamente, oppure partendo da una ipotesi e cercando di trovare degli aspetti la confermino o la confutino rapidamente. Nel primo caso avete uno stile sistematico, nel secondo intuitivo.

Chiedete ad un vostro amico di scegliere mentalmente una forma ed un colore e poi cercate di scoprire a cosa stia pensando. Vi fate subito un’idea per scoprire rapidamente la soluzione o fate più domande per esserne certi?

DIPENDENTE O INDIPENDENTE DAL CAMPO?

Tendete a farvi influenzare dal contesto e dal gruppo oppure siete più legati ai dati che vi vengono forniti senza aver necessità di conferma? Un test molto interessante e apparso anche in televisione riguarda quello delle tre linee. All’esaminato viene fornita una linea e poi altre tre e deve dire quale secondo lui sia tra le tre opzioni quella che possiede la stessa lunghezza della linea iniziale. Prima della sua risposta ascolta quella delle altre persone presenti nel gruppo (ma che fanno parte dell’esperimento e sono state istruite su cosa dire). Si è notato che gli esaminati con uno stile dipendente tendevano a dare la stessa risposta della maggioranza del gruppo anche se in disaccordo con ciò che pensavano realmente mentre chi possedeva uno stile indipendente per quanto perplesso rimaneva convinto delle proprie posizioni anche se in netto disaccordo con i presenti.

Provate con un amico ;D

RISOLUTORE O ASSIMILATORE?

Chi possiede uno stile risolutore è una persona concreta, che cerca la soluzione più rapida e con meno dispendio di tempo e risorse; invece chi adotta uno stile assimilatore sviluppa procedure e soluzioni articolate, non necessariamente di utilità pratica e va oltre il problema contingente.
Per esempio se dovete cercare delle informazioni su un concetto cercate la fonte immediatamente più esaustiva e concisa o preferite cercare più fonti e metterle a confronto?

Vi rivedete?

STILE CONVERGENTE O DIVERGENTE?

Probabilmente la distinzione più affascinante, almeno per me, riguarda lo stile convergente e quello divergente. Lo stile convergente tende ad utilizzare soluzioni ed esercizi già visti in classe per risolvere un compito; tende a memorizzare alcune procedure che si sono dimostrate vincenti per risolvere diversi problemi. Lo stile divergente invece da soluzioni nuove e creative, che possono provenire anche da esperienze non scolastiche e spesso la soluzione si mostra corretta sebbene la procedura non sia quella prevista.

Scusate, è stato più forte di me XD

Quindi? In quali stili vi rivedete maggiormente? Fatemelo sapere nei commenti e come sempre se avete dubbi o bisogno di approfondimenti non esitate a chiedere?

Un grande abbraccio,

Barbara.

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