Valutare l’intelligenza emotiva nell’adulto

Negli articoli precedenti abbiamo parlato degli strumenti per poter valutare l’intelligenza emotiva in bambini ed adolescenti; abbiamo anche sottolineato l’importanza delle competenze emotive ed affettive tra i più piccoli e negli educatori. Oggi vi elencherò quali sono secondo me gli strumenti migliori per valutare l’intelligenza emotiva nell’adulto.

Tra gli strumenti più diffusi per la valutazione dell’intelligenza emotiva negli adulti, oltre al sopra citato LEAS, vi è la Toronto Alexithymia Scale (Taylor, Ryan e Bagby, 1985), strumento utilizzato per valutare le difficoltà nell’identificare e descrivere emozioni e sentimenti, l’Affective Communications Test di Freedman (Freedman, Prince, Riggio e DiMatteo, 1980), che valuta l’espressività non verbale dell’individuo, il Life Orientation Test o Scala dell’ottimismo/pessimismo (Scheier e Carver, 1985), la Scala di Zung (1965) che misura lo stato d’animo depresso e da circa 15 anni siamo in grado di misurare il livello di empatia grazie all’Empathy Quotient, (EQ) un esame messo a punto a Cambridge che misura entrambe le componenti: l’empatia cognitiva e quella affettiva, utilizzando test self-report, cioè questionari compilati dai pazienti.

Molto utilizzato anche il Bar-On Emotional Quotient Inventory (EQ-i; Bar-On, 1997. Si tratta di una scala di valutazione globale che misura un QE (quoziente emozionale) totale, e ciascuna delle componenti del modello di Bar-On (lo status lavorativo, il successo accademico, le capacità di gestire lo stress e la propensione alla criminalità). E’ composto da 133 item e dura circa trenta minuti.

Da menzionare, infine, un altro strumento utilizzato nella raccolta dati e specifico per la misurazione dell’Intelligenza Emotiva di Tratto: il Trait Emotional Intelligence Questionnaire nella sua forma per adulti (TEIQue; Petrides e Furnham, 2004) e per bambini (TEIQue-CF; Mavroveli e Petrides, 2006).

Non sono mancati nel corso degli ultimi decenni i tentativi di misurare l’IE anche in insegnanti ed educatori. A tal proposito Doudin e Curchod-Reudi hanno ideato nel 2007 un questionario sulla competenza emotiva degli insegnanti nella relazione educativa con gli allievi, il QCE.

Nel Questionario sulla Competenza Emotiva – QCE – viene presentata una vignetta in cui si descrive una situazione di interazione tra un insegnante e un alunno/a in corridoio che agisce violenza sia nei confronti di un compagno che dell’insegnante. Seguono 17 domande sul tipo di emozione che, secondo l’insegnante, l’alunno prova e che egli stesso avverte e manifesta, o pensa di poter manifestare, all’alunno. Le emozioni sono in tutto nove: collera, paura, tristezza, disgusto, gioia, disprezzo, sorpresa, senso di colpa, vergogna. Per ciascuna emozione vi è una scala di intensità che varia da 1 (nessuna intensità) a 4 (intensità molto forte) e l’insegnante deve identificare e valutare l’intensità delle emozioni che prova e l’intensità delle emozioni che manifesta in questa situazione. Il valore segnato dai soggetti rappresenta l’indice di intensità delle emozioni provate e l’indice di intensità delle emozioni manifestate.

Spero abbiate trovato questo articolo utile o interessante, ecco alcuni link che potrebbero interessarvi per poter approfondire l’argomento.

Per ogni domanda, dubbio o opinione vi invito ad utilizzare la sezione commenti.

Un grande abbraccio,

Barbara.

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